Istat, Pil in flessione occupazione in sofferenza

Istat, Pil in flessione occupazione in sofferenza

Roma – Nel corso dell’anno il quadro occupazionale ha mostrato un lieve peggioramento: nel quarto trimestre 2018 si osserva una diminuzione dell’occupazione rispetto al trimestre precedente, in un contesto di aumento della disoccupazione e di calo dell’inattività. Queste dinamiche congiunturali del mercato del lavoro riflettono il calo dei livelli di attività economica rilevato nello stesso periodo, con una flessione del Pil (-0,1%) per il secondo trimestre consecutivo, dopo quattordici trimestri di espansione. Con riferimento all’input di lavoro, nel nostro Paese, alla flessione congiunturale del Pil si associa quella delle ore lavorate su base congiunturale (-0,3%) e un rallentamento della crescita in termini tendenziali (+0,4%). Dal lato dell’offerta di lavoro, nel quarto trimestre del 2018, il numero di persone occupate diminuisce rispetto al trimestre precedente (-36 mila, -0,2%) a seguito di un modesto calo per i dipendenti, in particolare a termine, e di una riduzione più accentuata per gli indipendenti. Il tasso di occupazione rimane stabile al 58,6%. Nei dati mensili più recenti (gennaio 2019), al netto della stagionalità, il tasso di occupazione rimane invariato e il numero di occupati mostra una lieve crescita rispetto a dicembre 2018, sintesi del calo degli indipendenti e dei dipendenti a termine più che compensato dall’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato. Nell’andamento tendenziale si riscontra una crescita di 87 mila occupati (+0,4% in un anno), dovuta ai dipendenti a termine e agli indipendenti (+200 mila e +12 mila, rispettivamente) mentre calano i dipendenti a tempo indeterminato (-125 mila); l’incidenza dei dipendenti a termine sul totale dei dipendenti raggiunge nel 2018 il 17,1% (+1,1 punti). Rallenta la crescita degli occupati a tempo pieno mentre tornano ad aumentare i lavoratori a tempo parziale, a seguito dell’ulteriore incremento della componente involontaria che in termini di incidenza sale al 64,4% (+3,2 punti) dei lavoratori a tempo parziale e al 12,0% del totale degli occupati. Nel confronto tendenziale, seppure a ritmi meno intensi, per il settimo trimestre consecutivo prosegue la diminuzione dei disoccupati (-105 mila in un anno, -3,6%) che interessa entrambi i generi, le diverse aree territoriali e tutte le classi di età, a eccezione degli over50. Dopo la crescita dello scorso trimestre, tornano a diminuire gli inattivi di 15-64 anni (-100 mila in un anno, -0,8%). Il tasso di disoccupazione aumenta rispetto al trimestre precedente ma diminuisce in confronto a un anno prima; tale andamento si associa a un calo congiunturale e tendenziale del tasso di inattività delle persone con 15-64 anni. Diversamente, nei dati mensili di gennaio 2019 i tassi di disoccupazione e di inattività sono sostanzialmente stabili in confronto a dicembre 2018.