Inaugurata la Bit dal ministro Centinaio, in Italia più di 430 milioni gli ospiti

Milano – In occasione del taglio del nastro di Bit, che prosegue a fieramilanocity e MiCO fino a martedì 12, il ministro delle politiche Agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, ha dichiarato: “La destinazione Italia ha tutto quello che serve per essere un ‘prodotto’ ben definito ma non possiamo andare all’estero, in Cina per esempio, a promuovere le singole località o regioni, bisogna associarle al nome Italia. Occorre coordinare la comunicazione tra ENIT, ministero, Regioni e privati e un progetto in questo senso è già in preparazione. Possiamo fare sicuramente meglio dell’attuale quinto posto tra le destinazioni, quello che serve è più promozione”. “Il compito dello Stato – ha proseguito il ministro – è di fare da cabina di regia. Le regioni sono importantissime, alcune sono all’avanguardia anche a livello europeo, ma bisogna coinvolgere anche i privati. Io provengo proprio dal settore del turismo, capisco bene queste problematiche e sto lavorando anche con le associazioni di categoria per una maggiore promozione. Dobbiamo inoltre mirare a prevenire l’‘eccesso di turismo’ senza ulteriori tassazioni, ma puntando piuttosto sulla destagionalizzazione e la promozione delle località ‘minori’”. A conferma dei margini di miglioramento evidenziati dal ministro arrivano anche i dati del 22esimo Rapporto sul Turismo Italiano a cura del CNR-IRISS, presentato in anteprima stamattina a Bit 2019. Se da un lato lo scorso anno le presenze nella ricettività hanno fatto segnare un nuovo record attestandosi a quota 430 milioni, rispetto ai 420,6 del 2017, e con un ulteriore incremento del 4% previsto per il 2019, dall’altro la spesa turistica è concentrata in sole 5 regioni che esprimono oltre la metà (54,3%) del totale e la quota dell’Italia sugli arrivi internazionali globali è cresciuta di soli 0,2 punti percentuali – dal 4,2% al 4,4% – nonostante il nostro Paese sia la destinazione più ricercata nelle ricerche online, come rileva Netcomm. Si rivela quindi ancora più centrale il ruolo di una manifestazione con una forte proiezione internazionale come Bit per colmare il gap tra la percezione positiva dell’Italia nel mondo e l’effettivo incontro tra domanda e offerta.