Bonomi (Assolombarda): sbloccare grandi opere, si a Olimpiadi e autonomia rafforzata

Milano – Puntiglioso e concreto l’intervento di Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, durante la visita del premier Giuseppe Conte a Milano. “Il 10% del Pil italiano si realizza a Milano, il 9,2% dell’export, che diventa il 25% nella Lombardia entro 60 km da Milano 5. Milano nel 2017 ha raggiunto il +5,5% rispetto al Pil precrisi, contro un persistente -4,2% dell’Italia 6. Un terzo delle multinazionali attive in Italia ha sede a Milano, e sono 90 le imprese con fatturato superiore al miliardo di euro Questi dati, signor Presidente, indicano una cosa che almeno per noi è chiara. L’ascolto di chi fa bene e meglio, rispetto ad altri, dovrebbe costituire per le istituzioni e la politica non dico un dovere, ma sicuramente un’occasione essenziale per raccogliere aspettative, suggerimenti e richieste da parte di chi costituisce una parte così rilevante del motore dell’Italia, della sua crescita e del suo export”, ha puntualizzato Bonomi. Poi l’allarme: “Da maggio, la fuga di capitali dall’Italia è stata è di ben 118 miliardi, di cui appunto 77 miliardi sono investitori esteri ma ben 41 miliardi sono italiani. L’aumento dello spread è stato causato da queste fuoriuscite di capitali”. “La priorità ora – spiega il presidente di Assolombarda – non è una manovra correttiva della finanza pubblica ma la nostra speranza e la nostra richiesta è una manovra compensativa”. Poi gli obiettivi concreti: “Sbloccate subito le 400 opere pubbliche già finanziate per circa 27 miliardi di euro, censite dall’Ance”; rimettete mano al maxi programma del 2018 “Connettere l’Italia”, che dei 140 miliardi di investimenti pluriennali vedeva già 103 miliardi disponibili; non smentite la project review realizzata per circa venti grandi opere, che ne aveva già ridotto l’ammontare di investimenti necessari per una cifra di 40 miliardi, liberando risorse per un maggior numero di interventi diffusi sul territorio”. Ma Bonomi indica con precisione gli interventi: “In questa lista di ripensamenti e di nuove reiterate analisi costi/benefici non rientrano solo opere come l’Autostrada Tirrenica e l’Alta Velocità Salerno-Reggio. Rientra a pieno titolo anche la Tav. E sulla Tav, Presidente, non noi soli, non solo tutte le associazioni d’impresa, ma da qualche mese una vasta e trasversale opinione pubblica al Nord ha preso a manifestare con decisione il proprio sostegno alla necessità di sbloccare, insieme alla Tav, le grandi opere pubbliche che aspettiamo da oltre vent’anni”. Bonomi affronta poi gli obiettivi del territorio: “Vorremmo ci rassicurasse del fatto che il Governo s’impegnerà a seguire passo passo l’azione del Coni per garantire, a giugno a Losanna quando ci sarà la scelta del Cio per le Olimpiadi Invernali 2026, la maggioranza che serve alla vittoria della proposta Milano-Cortina, rispetto a quella concorrente di Stoccolma”. E’ ancora aperta un’altra opportunità: “Ci aspettiamo un’attenta vigilanza del Governo sul Tribunale Unificato dei Brevetti Europei. È vero che il sistema su tre sedi (Parigi quella centrale, Londra e Monaco di Baviera quelle specializzate per settore) non è ancora stato implementato. Ma nel caso di Brexit ci aspettiamo che il Governo voglia sostenere con forza la candidatura di Milano al posto della sede londinese, destinata a venir meno. Anche in questo caso la sede idonea a ospitare la sezione del Tribunale ci sarebbe già, in via San Barnaba”. Poi mano tesa verso l’autonomia regionale: “Altra questione enormemente rilevante per Milano e la Lombardia, signor Presidente, è quella dell’autonomia rafforzata, richiesta dalla nostra Regione in ottemperanza a quanto prescrive l’articolo 116 comma 3 della Costituzione, e votata a schiacciante maggioranza dai lombardi nel referendum consultivo tenutosi nel 2017. È una scelta alla quale le nostre imprese tengono molto”.