Giureconsulti, inaugurazione della mostra su Franco Cardinali

Milano – A trent’anni dalla mostra postuma all’Accademia di Brera, la città di Milano rende omaggio alla figura di Franco Cardinali, artista di grande spessore, nella storica cornice del Palazzo Giureconsulti con un’antologica dal titolo “Franco Cardinali. Inquietudine necessaria” dall’11 gennaio al 14 febbraio 2019, a cura di Raffaella Resch. Gli oltre quaranta lavori esposti offrono una panoramica sulla produzione dell’artista ligure, formatosi nell’ambiente parigino di Montparnasse nell’ambito dell’École de Paris, l’ampio gruppo di artisti e intellettuali che operarono a Parigi tra le due guerre. Cardinali risente inizialmente di influenze picassiane e modiglianesche, come rivela l’olio su tela Enfant au jardin (1955) dalle forme primitive, per evolvere verso l’informale e le correnti sperimentali degli anni Settanta, come sottolinea la curatrice Raffaella Resch, «in maniera autonoma e matura, con una sorta di nomadismo degli stili, con un’inquietudine che contraddistingue anche la sua intera esistenza». L’artista, in continua ricerca di nuove tecniche e forme espressive, vive e condivide intensamente i fermenti artistici con gli spiriti più originali della sua epoca, seguendo poi un percorso individuale con esiti assolutamente unici e peculiari. Fra le amicizie si ricorda il legame con Jean Cocteau, con il quale intrattiene scambi epistolari, e con Jacques Prévert, che dedica una poesia ad una sua opera pittorica; conosce anche Pablo Picasso, da cui è stimolato a lavorare con la ceramica. Con le parole del celebre amico Cocteau, come nelle proprie opere un artista esprime sempre se stesso, in una sorta di involontario autoportraitisme, così nella produzione del pittore nato in terra ligure, il poeta francese ravvedeva la figura massiccia di Cardinali, «sa figure montagnarde de tailleur de pierre» (la sua figura montanara di ‘tagliatore di pietra’). Organizzata dall’Associazione Culturale Franco Cardinali in collaborazione con la Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, l’esposizione mette in luce la poetica di un artista le cui opere appartengono ad importanti istituzioni pubbliche e collezioni private in Italia, Europa e negli Stati Uniti, in prevalenza a New York e Los Angeles. La rassegna gode del patrocinio del Comune di Milano, del Comune di Chiusi della Verna, del Comune di Città di Castello, del Club per l’UNESCO di Aquileia e dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano e della Provincia di Monza e Brianza.