Industria 4.0: l’alternativa ‘mediterranea’ per innovare le imprese italiane

Industria 4.0: l’alternativa ‘mediterranea’ per innovare le imprese italiane

Milano – Partire dall’uomo e dal dialogo, non dalla tecnologia: è ‘l’uomo di Colombo’ per innovare le micro e piccole imprese italiane e traghettarle verso la quarta rivoluzione industriale. La nuova strada italiana per Industria 4.0 parte dalla Campania con la proposta di PidMED, il prototipo ‘mediterraneo’ di Punto Impresa Digitale ideato su misura per il nostro tessuto imprenditoriale e generare un modello d’innovazione coerente con le sue peculiarità. “Abbiamo pensato di ribaltare gli strumenti usati finora per dare sostegno alla trasformazione 4.0 delle imprese italiane”, ha spiegato Alex Giordano, direttore scientifico del progetto Societing 4.0. “Il modello economico del nord Europa o della Silicon Valley – ha proseguito Giordano – non può essere sostenibile per l’Italia, un paese fatto di piccole realtà, micro imprese e artigiani con un sapere e delle competenze uniche al mondo. Le piccole e medie imprese che hanno fatto grande l’Italia non possono snaturarsi sotto il peso della propaganda tecnologica”. Per supportare le imprese italiane nella transizione verso le tecnologie 4.0 è stato messo a punto il Piano Nazionale Impresa 4.0, varato dal Ministero per lo Sviluppo Economico, ma sono ancora poche le micro e piccole imprese ad aver intrapreso questa strada. “Spesso sono diffidenti oppure non sono in grado di comprendere come alcune tecnologie possano avere impatto sul loro lavoro”, ha precisato Giordano. “Per questo, attraverso PidMED, abbiamo deciso di adottare una strategia differente: andiamo ad ascoltare le imprese, cerchiamo di capire quali problemi possano avere, e poi identifichiamo quali tecnologie possano essere utili e spieghiamo loro come possano implementarle. Un lavoro ‘sartoriale’, su misura per le esigenze del singolo”. Il cambio di paradigma è alla base di PidMED, il prototipo di un Punto Impresa Digitale a vocazione mediterranea, promosso dalle Camere di Commercio di Salerno e di Caserta, in partnership con il programma Societing 4.0 dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e il supporto di UnionCamere. Il nuovo modello di Pid con una visione “mediterranea” è stato presentato con un doppio evento, il 10 e 11 dicembre a Salerno e Caserta, rivolto agli imprenditori locali e a cui ha partecipato anche Derrick de Kerckhove, una delle menti più brillanti del panorama mondiale dell’innovazione digitale, direttore del McLuhan Program in Culture & Technology dell’Università di Toronto e direttore scientifico di Media Duemila e TuttiMedia. Per una micro impresa italiana diventare 4.0 “vuol dire prendere tutti gli strumenti disponibili che già esistono – ha spiegato de Kerckhove – ad esempio per aumentare la conoscenza del mercato, sapere dove indirizzare la pubblicità oppure organizzare meglio la distribuzione e abbattere gli scarti. Se abbiamo uno smartphone abbiamo già tutti gli strumenti in tasca, dobbiamo solo imparare a conoscere le piattaforme che possono aiutarci”.