Manovra, Istat: Con reddito cittadinanza Pil da +0,2 a +0,3%

Manovra, Istat: Con reddito cittadinanza Pil da +0,2 a +0,3%

Roma – “Il reddito di cittadinanza potrebbe portare a un aumento del Pil dello 0,2% rispetto allo scenario di base che potrebbe arrivare allo 0,3% “nel caso in cui si consideri l’impatto del reddito di cittadinanza come uno shock diretto sui consumi delle famiglie”. E’ la stima fornita dal presidente facente funzioni dell’Istat, Maurizio Franzini, nel corso dell’audizione sulla manovra di fronte alle commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato. “L’indicatore anticipatore registra un’ulteriore flessione e, dunque, prelude alla persistenza di una fase di debolezza del ciclo economico”, ha aggiunto Franzini. “In questo contesto, l’esame della dispersione settoriale della produzione mostra che di recente si e’ verificato un lieve aumento dell’incidenza dei settori in espansione”, ha aggiunto.  Circa 1,8 milioni di famiglie, pari al 6,9% delle famiglie italiane, sono in poverta’ assoluta: il 5,4% di quelle del Nord, il 5,1% di quelle del Centro e il 10,3% di quelle del Mezzogiorno. E’ la stima fornita da  Franzini. Si tratta, ha spiegato Franzini, di poco piu’ di 5 milioni di individui: l’8,4% dell’intera popolazione (il 7% del Nord, il 6,4% del Centro e l’11,4% del Mezzogiorno).  Il 43,7% delle famiglie in poverta’ assoluta abita in una casa in affitto. La quota di famiglie affittuarie in poverta’ assoluta, secondo l’Istat, e’ particolarmente elevata nei centri metropolitani (64,1%) e nel Nord del Paese (50,6%). La spesa media effettiva per affitto delle famiglie in poverta’ assoluta e’ pari a 310 euro (357 euro Nord; 384 Centro; 230 Mezzogiorno). Quanto, invece, alle famiglie in poverta’ assoluta che non sono in affitto (56,3%), ha spiegato Franzini, si dividono in due sottogruppi: coloro che abitano in case di proprieta’ (40,7%) e coloro che hanno case in usufrutto o in uso gratuito (15,6%). Tra le famiglie che vivono in una casa di proprieta’ quasi una su cinque paga un mutuo, di importo mensile medio pari a 525 euro (564 euro Nord; 480 euro Centro, 387 euro Mezzogiorno).