Stanzione (Filt Cgil): riders, Foodora e Glovo licenziano, le mancate risposte del governo

Milano – “E’ considerato prestatore di lavoro subordinato, ai sensi dell’articolo 2094 del codice civile, chiunque si obblighi, mediante retribuzione, a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale, o manuale, alle dipendenze e secondo le direttive , almeno di massima e anche se fornite a mezzo di applicazioni informatiche, dell’imprenditore, pure nei casi nei quali non vi sia la predeterminazione di un orario di lavoro e il prestatore sia libero di accettare la singola prestazione richiesta, se vi sia la destinazione al datore di lavoro del risultato della prestazione e se l’organizzazione alla quale viene destinata la prestazione non sia la propria ma del datore di lavoro”. “Questo è l’articolo 1 di un decreto promesso ma non approvato da questo governo”, spiega Luca Stanzione, segretario milanese della Filt Cgil. “In mezzo ci sono i 2000 riders di Foodora che Glovo licenzia. Si licenzia, perché nel Paese del cambiamento rimane – per noi – tutto come sempre. Ora se una qualsiasi azienda licenziasse 2000 persone in un ministero si aprirebbe un tavolo di crisi, ma probabilmente nell’era del “cambiamento” questo è davvero cambiato e forse non succederà”, conclude il sindacalista.