Bonini (Cgil): parole sbagliate da Sala sui negozi aperti nei festivi

Milano – “Penso che Sala abbia usato parole sbagliate sulle aperture dei negozi. Capita. Siamo in un paese di urlatori e io non credo che urlare più forte serva. Ancora una volta si parla di aperture dei centri commerciali e dei negozi e a noi tocca dire sempre le stesse cose da anni. Da prima che esistesse Di Maio ad esempio. 1 – comprare le calze la domenica e nei festivi non è servizio di pubblica utilità. Quindi si astengano tutti coloro che parleranno di trasporti, ospedali, forze dell’ordine, ecc 2 – nella grande distribuzione non si rinnova il contratto da 4 anni, forse di più. 3 – vogliamo parlare di qualità del lavoro. Quindi bisogna sapere che sono settori ad alto tasso di precarietà, bassi salari e molti non prendono nemmeno le maggiorazioni per lavorare domenica e festivi. 4 – Basta con la retorica che bisogna tenere aperto per il turismo.  In altri Paesi d’Europa non muore nessuno e nessuno dice di chiudere gli hotel ma a proposito di qualità del lavoro non siamo messi bene. Oggi trovare un dipendente diretto di un albergo è diventata un’impresa. 5 – non abbiamo ancora visto una riga di quello di cui parla il Ministro. Aspettiamo a valutare. 6 – quindi che senso aveva la proposta di 2 giorni fa di sperimentare diversi orari della città nel quartiere Isola?  Infine.  Lo avevo fatto il 25 aprile lo rifaccio oggi.  Siamo sempre disponibili ad invitare il Sindaco Sala, che è persona sensibile, a venire con noi ad accertarsi delle reali condizioni di lavoro in questi settori. Per comprendere meglio e magari aiutarci a sollecitare le aziende a cambiare rotta. Cambierei i toni però. Perchè quando si vota la gente che lavora in centro e vive nelle periferie non dimentica”, così Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro di Milano.