Sanità privata, sindacati in piazza: nuovo contratto o sciopero

Roma – I lavoratori della sanità privata sono scesi in piazza stamattina, radunandosi davanti alla sede dell’Associazione religiosa istituti socio-sanitari in largo della Sanità Militare, per chiedere il rinnovo del contratto nazionale e lo sblocco di una situazione ferma ormai dal 2007. La protesta è stata battezzata #TempoScaduto ed è partita alle 9.30 di questa mattina, mentre si attendono notizie dalla vertenza in corso fra i rappresentati dei lavoratori e le controparti datoriali. “I lavoratori della sanità privata sono riuniti per dire basta, il tempo è scaduto – hanno urlato dal megafono – Vogliamo il contratto, vogliamo i nostri diritti e vogliamo il nostro salario. Vi siete ingrassati troppo sulla nostra pelle, facendoci lavorare spesso sotto organico e con carichi di lavoro spropositati, ora basta”. Gianluca Mezzadri, della Cgil funzione pubblica nazionale, ha spiegato: “Siamo qui per chiedere il rinnovo del contratto fermo dal 2007. Si tratta di lavoratori che hanno la stessa dignità dei lavoratori pubblici, e continuano a lavorare con la stessa professionalità e in condizioni a volte peggiori e più impegnative, senza alcun riconoscimento”. Dieci anni senza contratto e i lavoratori del Lazio da ben 12 anni – afferma il segretario generale Cisl Fp Lazio, Roberto Chierchia – È importante che batta un colpo il governo e anche la Regione Lazio, servono risorse per pagare i salari. Aris e Aiop come associazioni datoriali devono assolutamente rinnovare il contratto ai lavoratori, solo così si può garantire buona assistenza”. E se la situazione non si sbloccherà, spiega Natale Di Cola, segretario generale Fp Cgil Roma e Lazio, si andrà allo sciopero.