Guide turistiche, Regione a Centinaio: regolamentare accesso a professione

Regione Lombardia

Guide turistiche, Regione a Centinaio: regolamentare accesso a professione

Milano – Regione Lombardia chiede a gran voce alministro Centinaio di intraprendere tutte le azioni necessarie per regolamentare l’accesso alla professione delle guideturistiche. E’ quanto ha sottolineato in Consiglio Regionalel’assessore al Turismo, marketing territoriale e Moda, LaraMagoni, facendo il punto della questione, che coinvolgecentinaia di lavoratori in Lombardia, figure fondamentali per ilturismo sul territorio. “Lo scorso 18 luglio – spiega Lara Magoni -, a seguito dell’insediamento del nuovo Governo, insieme agli assessori regionali al turismo ho incontrato il ministro Centinaio al quale e’ stato chiesto con urgenza di affrontare la tematica delle guide e di giungere rapidamente ad una conclusione del percorso e permettere lo sblocco dell’attuale stallo. Successivamente, abbiamo inviato al ministro una lettera per riaffermare con determinazione che e’ fondamentale definire in modo risolutivo la normativa relativa alle guide turistiche nazionali, con l’adozione, auspicabile, di una Legge Quadro che costituisca il riferimento per l’accesso all’esercizio della professione”. “Il ministro Centinaio ha dimostrato grande sensibilita’ sulla tematica – aggiunge l’assessore regionale al Turismo -, siamo in attesa di un nuovo incontro con il Dicastero per giungere alla formalizzazione diun testo che potrebbe ricalcare i punti salienti di una bozza d’intesa che era gia’ stata raggiunta lo scorso dicembre tra Regioni e provincie autonome. In tal senso, potremo approvare una quadro di riferimento comune a tutto il territorio nazionale e fornire quindi una risposta tempestiva dopo gli anni di attesa”. Per quanto concerne invece il percorso relativo all’individuazione di siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico per i quali occorre una specifica abilitazione, e’ necessario, come spiega l’assessore Magoni, lavorare su due piani ben distinti: “Da un lato, a livello nazionale e di coordinamento interregionale, e’ necessario rivedere l’elenco dei siti di particolare interesse e condividere linee comuni per la selezione delle eccellenze da inserire in questo elenco affinche’ sia snello, significativo e inattaccabile; dall’altro, a livello regionale, e’ fondamentale dar vita ad un raccordo tra gli assessori con delega al Turismo e alla Cultura, i territori e gli operatori del settore per arrivare ad una soluzione condivisa”, ha concluso l’assessore regionale.