Editoria, Mattinzoli: 70mila euro a radio e tv locali contro la crisi

Milano – Settanta mila euro che produrranno 2 milioni circa di finanziamenti complessivi. A tanto ammonta la misura a favore delle emittenti radiotelevisive locali approvata oggi dalla giunta regionale lombarda su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli. “Abbiamo previsto – illustra Mattinzoli – di concedere contributi in conto interessi sui finanziamenti erogati dal sistema bancario e da Finlombarda nell’ambito della misura ‘Credito Adesso’ alle emittenti radiotelevisive locali, proprio perche’ questo settore ha dovuto affrontare e superare i durissimi anni della crisi. Noi siamo sempre al fianco di chi, nonostante le mille difficolta’, continua a dare lavoro e a produrre ricchezza in questo caso non solo economica ma anche culturale. Le emittenti locali, nel fotografare ogni giorno quello che avviene sui territori, svolgono un compito di grande responsabilita’, un vero servizio d’informazione”. “In qualita’ di presentatore e primo firmatario della legge approvata ai primi di gennaio dell’anno corrente, al termine della scorsa legislatura, in seguito alle numerose richieste delle emittenti radiotelevisive locali private – dichiara Riccardo De Corato, Assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale – sono molto soddisfatto del fatto che la Regione abbia erogato il primo contributo a sostegno di quella legge per radio e Tv del territorio, che rivestono un ruolo molto importante in Lombardia. Si garantisce cosi’ la liberta’ d’informazione del sistema radiotelevisivo lombardo, che era lo scopo primario di questo provvedimento, nato dopo aver audito in commissione sia la proprieta’ delle radio e tv locali, sia i sindacati dei lavoratori. Si tratta di un primo segnale che, per quanto non cospicuo, produrra’ 2 milioni circa di finanziamenti complessivi. Ancora una volta Regione Lombardia si pone in prima linea tra le regioni italiane nella difesa dell’informazione radiotelevisiva privata”. I requisiti richiesti alle Radio e Tv sono: non trasmettere televendite per piu’ del 40 per cento della propria programmazione ne’ superare i limiti previsti dalla normativa vigente per la pubblicita’ radiotelevisiva; aver trasmesso nell’anno precedente programmi informativi autoprodotti su avvenimenti di cronaca, politici, religiosi, economici, sociali o culturali di rilevanza locale; applicare ai propri dipendenti non giornalisti il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di settore e ai dipendenti giornalisti uno dei contratti di lavoro giornalistico per il settore delle imprese radiotelevisive private.