Coldiretti: “Guerra capesante vale 27 milioni in Italia”

Roma – 27 milioni di euro in esportazioni in Italia ballano nella guerra delle capesante tra Francia e Gran Bretagna. A tanto ammonta il valore del prodotto arrivato nel nostro Paese, che ne è forte consumatore, nell’ultimo anno, per tre quarti proprio dai due paesi in rotta tra loro. Ad affermarlo è Impresapesca Coldiretti in riferimento alla battaglia navale avvenuta nel canale della Manica tra pescatori normanni e britannici per i diritti alla pesca. Una battaglia che sul mercato italiano – sottolinea la Coldiretti – è stata vinta dalla Gran Bretagna dalla quale arrivano ben oltre la metà delle capesante importate anche se la Francia è il secondo fornitore. Nonostante i circa 7500 chilometri di costa l’Italia è – continua Impresapesca Coldiretti – un forte importatore con 2 pesci consumati sul territorio nazionale su 3 che sono in realtà importati dall’estero. Una situazione determinata dal fatto che – precisa la Coldiretti – negli ultimi 30 anni la marineria italiana ha perso il 35% delle imbarcazioni e 18.000 posti di lavoro, mentre si è progressivamente ridotto il grado di autoapprovvigionamento del pescato. Si tratta della conseguenza di una disattenzione alla sostenibilità economica nei confronti di un settore che – conclude Impresapesca Coldiretti – può offrire molto alla ripresa del Paese in termini ambientali, alimentari e occupazionali.