Infortuni sul lavoro: Inail, scendono, tranne che tra i lavoratori extracomunitari

Roma – I dati diffusi dall’Inail parlano di una situazione in lieve miglioramento riguardo agli infortuni sul lavoro. Tra gennaio e luglio 2018 sono stati 379.206 i casi d’infortunio (-0,3% rispetto allo stesso periodo del 2017, 587 dei quali con esito mortale (-0,7%). Le denunce di malattia invece sono state 37.501 (+3,5%). I dati rilevati al 31 luglio hanno evidenziato, a livello nazionale, una diminuzione sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro passati da 325.390 a 325.054 (-0,1%) sia di quelli in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro scesi da 54.846 a 54.152 (-1,3%). Nei primi sette mesi del 2018 si è registrato un decremento nella gestione Industria e servizi dello 0,2% (da 295.843 a 295.302 casi) e in Agricoltura del 2,8% (da 19.294 a 18.760) e un aumento dello 0,1% nel Conto Stato (da 65.099 a 65.144). Stabile il Nord-Ovest (-0,04%), migliorano il Centro (-1,8%) e le Isole (-3,0%). Aumenti si riscontrano, invece, nel Nord-Est (+0,7%) e al Sud (+0,5%). La diminuzione ha interessato gli infortuni dei lavoratori italiani (-1,4%) e di quelli comunitari (-0,2%); per i lavoratori extracomunitari si assiste, invece, ad un aumento dell’8,6%, sottolinea l’Inail. Dall’analisi per classi d’età emergono decrementi per i lavoratori tra i 30-44 anni (-4,1%) e tra i 45-59 anni (-1,2%); per contro, i lavoratori fino a 29 anni e quelli tra i 60-69 registrano un aumento (rispettivamente del +3,7% e del +5,9%). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale nei primi sette mesi di quest’anno sono state 587, quattro in meno rispetto alle 591 dell’analogo periodo del 2017 (-0,7%).