Aumento tariffe Atm: Sala tenta la mediazione nel Pd (2)

Milano – L’aumento delle tariffe, preziosissimo per questioni di bilancio (garantirebbe un recupero di 50 milioni di euro), rischia di spaccare la maggioranza, che alla ripresa dell’attività si riunirà in un vertice: “Da quando sono uscite le ipotesi sull’aumento del biglietto, anche noi ci siamo attivati con la Regione e a livello centrale per ottenere le risorse finanziarie che spetterebbero a Milano dalla ripartizione dei fondi per il trasporto pubblico locale – ha detto Barberis al Corriere – Ci sono molti chilometri in più da gestire e negli ultimi 10 anni non c’è stato il minimo adeguamento dei finanziamenti destinati alla città. Nel caso non ci fossero spiragli e ci venisse dimostrato che la manovra è inevitabile, a quel punto la nostra proposta sarebbe quella di salvaguardare gli abbonamenti e tutelare le fasce deboli dell’utenza”. Quanto questa pace interna al Pd possa costare alle casse comunali è difficile saperlo. Di certo c’è che Palazzo Marino è già alle prese con i costi altissimi del cantiere della linea 4 della metro, per cui sono già stati spesi 100 milioni e altri 360 ne devono essere spesi ancora entro il 2023: 250 a carico del Comune e 110 dallo Stato. Per questo l’aumento delle tariffe appare necessario, ma rimane osteggiato da una parte cospicua del Pd: “Esprimiamo tutte le nostre perplessità per un aumento che in generale mal si concilia con l’attuale situazione economica e che è in perfetto contrasto con le fino ad ora virtuose politiche d’incentivazione all’uso dei mezzi pubblici”, hanno detto i dem Carlo Monguzzi, Alessandro Giungi e Aldo Ugliano, tutti e tre del Pd. Ora Sala tenta la mediazione, mentre l’opposizione è pronta a dar battaglia: “Mi impegnerò a fondo nell’ostruzionismo in aula per bloccare a tutti i costi questa assurdità – ha dichiarato Silvia Sardone, appena uscita da Forza Italia per approdare al Gruppo Misto – piuttosto si faccia qualcosa seriamente contro l’evasione, sui mezzi di superficie la situazione è disastrosa e in metropolitana il salto del tornello è una costante. La sinistra con il secondo aumento in pochi anni dimostra chiaramente di essere brava solo a mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.