Milano – “Esprimo sentito cordoglio alle famiglie delle vittime del disastro avvenuto a Genova a seguito del crollo del ponte sull’autostrada A10. Le mie condoglianze che si uniscono a quelle del presidente Fontana, vanno anche alla famiglia di una delle vittime, funzionario di Regione Lombardia presso la Direzione Generale Cultura. Ringrazio gli operatori del sistema sanitario lombardo che dal pomeriggio di martedi’ sono impegnati nelle difficili operazioni di soccorso e il cui rientro è previsto per sabato 18 agosto”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. “Regione Lombardia – ha spiegato Gallera – ha messo subito a disposizione le sue forze e risorse per far fronte all’emergenza. Nel primo pomeriggio del 14 agosto sono state immediatamente mobilitate le squadre speciali USAR per la ricerca e il soccorso delle persone seppellite. Per quanto riguarda il personale sanitario, abbiamo messo a disposizione in tutto 6 medici, 10 infermieri e 6 tecnici delle AAT di Bergamo, Brescia, Milano e Pavia, Articolazioni Aziendali Territoriali di AREU che hanno la funzione di assicurare l’organizzazione dell’emergenza extraospedaliera”. “Gia’ a partire da martedi’ – ha aggiunto Gallera – durante il percorso di avvicinamento, i sanitari hanno comunicato con il sistema di soccorso locale e, come previsto dal protocollo operativo, una volta sul posto hanno cantierizzato l’area, predisposto le aree operative e avviato le attivita’ di soccorso delle vittime coinvolte nell’evento”. “Regione Lombardia – ha inoltre spiegato l’assessore – garantisce assistenza ventiquattro ore su ventiquattro per 5 giorni consecutivi. Per i sanitari è previsto un cambio dopo 48 ore per garantire un adeguato impegno lavorativo e il coinvolgimento di un buon numero di operatori. Il rientro degli operatori impegnati a Genova è previsto per la giornata di domenica 19 agosto”. “Ormai da anni – ha concluso Gallera – la nostra Azienda Regionale di Emergenza Urgenza fa parte del gruppo USAR (Urban Search and Rescue) dei Vigili del fuoco della Lombardia, le cui missioni congiunte sono diventate la ‘best practice’ a livello nazionale e internazionale. Proprio di recente è stata avviata un’attività congiunta per le maxi emergenze a livello europeo su richiesta del ministero dell’interno. Più di 50 sanitari delle aziende lombarde sono stati formati con ripetute e frequenti esercitazioni in appositi scenari e centri di formazione, ma anche sul campo”.