Roma – Dopo le indiscrezioni dei quotidiani che hanno ventilato – dopo il vertice di governo di venerdì – un possibile aumento dell’Iva, una nota di Confcommercio: “In un quadro segnato da crescenti tensioni per i titoli di Stato italiani, conforta quanto dichiarato dal ministro Tria, a conclusione del vertice sul l’impostazione della prossima legge di bilancio, sottolineando la compatibilità tra obiettivi del bilancio pubblico ed avvio di flat tax e reddito di cittadinanza. Ma rispetto alle ipotesi tecniche tornate a circolare in merito ad un parziale aumento delle aliquote Iva, finalizzato all’avvio del primo modulo della flat tax, Confcommercio ribadisce la sua ferma contrarietà ad ogni ipotesi di scambio tra aumento delle imposte indirette e riduzione delle imposte dirette”. È la posizione di Confcommercio-Imprese per l’Italia, per la quale “si tratterebbe di uno scambio con effetti fiscalmente regressivi a carico dei livelli di reddito più bassi e con un impatto depressivo sui consumi interni in una fase di evidente rallentamento della crescita del Pil del nostro Paese. Insomma, l’Italia ha bisogno di una riduzione netta della pressione fiscale a carico di famiglie ed imprese e non di scambi di prelievo fiscale tra imposte dirette e indirette”. “Per queste ragioni – conclude Confcommercio – ci attendiamo che, con la prossima Legge di bilancio, il Governo dia coerentemente seguito agli impegni assunti ai più alti livelli politici – peraltro scritti a chiare lettere anche nel contratto di Governo – circa il definitivo blocco degli aumenti Iva previsti a legislazione vigente”, conclude Confcommercio.