Lavoro, Boccia: ok incentivi tempo indeterminato, vediamo risorse

Sesto San Giovanni (Milano) – La proposta del ministro del Lavoro Luigi Di Maio di introdurre incentivi per i contratti a tempo indeterminato “e’ positiva, ma occorre capire di che risorse economiche si tratta”. Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, oggi a margine dell’assemblea di Anima. “E’ una proposta positiva – ha detto -un elemento importante, occorre agevolare i contratti a tempo indeterminato piu’ che penalizzare quelli a tempo determinato.Occorre capire questa proposta in termini di quantum e di risorse economiche, capire di cosa si tratta. Appena il ministro sara’ pronto la approfondiremo”.  Per quanto riguarda le sanzioni alla Russia, toglierle potrebbe avere un senso   “da un punto di vista economico”, ma non ratificare gli accordi commerciali con il Canada penalizzerebbe l’export italiano, ha poi aggiunto Boccia, sottolineando che sulle sanzioni alla Russia “da un punto di vista economico siamo d’accordo perche’ e’ chiaro che il nostro e’ un Paese che esporta e deve esportare guardando al mondo”. Tuttavia, ha spiegato Boccia, “oltre che togliere le sanzioni alla Russia, Salvini dovrebbe anche immaginare che l’idea di non ratificare il trattato con il Canada depotenzia quelle stesse esportazioni di cui (il ministro) parla in chiave Russia”. Proprio per questo “di fronte alla chiusura di alcuni, abbiamo bisogno di ratificare i trattati di libero scambio nell’interesse del Paese”, ha detto. Parlando invece della guerra commerciale innescata da Stati Uniti e Cina, che potrebbe finire per penalizzare le aziende europee, il presidente di Confindustria ha spiegato che “l’Europa e’ il mercato piu’ ricco del mondo, tutti la vogliono come mercato, nessuno la vuole come potenza industriale. E’ evidente che se qualche Paese chiude, anche grande come gli Usa, dobbiamo reagire intercettando altri Paesi”. La crisi del 2008 in Italia insegna che “l’industria italiana ha continuato hanno continuato a esportare in Paesi diversi a quelli passati, aumentando le esportazioni in aree extra Europa e questa e’ una chiave di lettura di come l’industria italiana ha reagito”, ha detto.