Lavoro agricolo: Flai Cgil, no all’utilizzo dei Voucher

Milano – Con una lettera aperta del sindacato Flai Lombardia inviata ai Consiglieri regionali, l’organizzazione della Cgil chiede un impegno concreto contro il caporalato. “Nei giorni scorsi – si legge nella lettera – i ministri dell’Interno, dell’Agricoltura e l’assessore dell’Agricoltura della Regione Lombardia su ampliamento utilizzo dei Voucher, hanno rilasciato dichiarazioni che, a nostro giudizio, rappresentano motivo di forte preoccupazione, perché aprono alla possibilità di modificare la legge e, di conseguenza, svuotarla dei suoi contenuti più innovativi, così come le ultime dichiarazioni di questi giorni dell’assessore all’Agricoltura il quale dichiara che i Voucher siano fondamentali per i lavoratori stagionali nell’agricoltura lombarda”. “Vogliamo porre alla vostra attenzione il fatto che nella nostra Regione le aziende agricole iscritte alla Rete del lavoro agricolo di qualità risultano solamente un centinaio (fonte dati Inps), numero molto insufficiente rispetto alle migliaia di aziende agricole presenti nella nostra regione. Così come ci preoccupa chi sostiene l’utilizzo tout court dei Voucher. A tal proposito vogliamo ricordarvi che in agricoltura i Voucher già ci sono e possono essere utilizzati a favore di pensionati, studenti e disoccupati per un tetto massimo di 5.000 euro annui. L’ampliamento a tutti vorrebbe dire negare la stagionalità come elemento strutturale del lavoro agricolo e pagare tutti coloro impiegati nelle campagne di raccolta con i Voucher. In questo modo si cancellerebbe il lavoro agricolo, fino a farlo diventare un non lavoro, senza diritti, senza applicazione dei contratti, senza contributi previdenziali”. “Con questa lettera – conclude il sindacato -siamo a chiederVi un impegno pubblico a difesa della Legge 199/2016, così come il non ampliamento tout court dei Voucher nel lavoro agricolo ma la totale applicazione del contratto nazionale e dei contratti provinciali”.