Arbitrati sempre più internazionali, aumentano i procedimenti: dal 12 al 19% in un anno

Milano – Controversie, sono state 131 le domande di arbitrato gestite dalla Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi nel 2017. Un numero costante rispetto all’anno precedente ma che registra la crescita del peso degli arbitrati internazionali, che passano dal 12% del 2016 al 19% del 2017, e del valore complessivo dei procedimenti, da 476 milioni a 625 milioni di euro, per un valore medio di circa 4,8 milioni di euro (era 3,5 nel 2016). Buona parte dei casi gestiti dalla CAM presenta comunque un valore inferiore al milione di euro. È di 13 mesi in media la durata dei procedimenti che diventano 15 mesi nel caso in cui le parti avevano optato per un collegio arbitrale rispetto all’arbitro unico. 345 le parti coinvolte, per il 60% società di capitale (57%) o persone, italiane nel 90% dei casi e raddoppia il peso delle parti straniere che passano dal 5,5% del 2016 al 10% del 2017, per la metà provenienti all’Unione Europea. Diritto societario (35,1%), appalti (14,5%), affitto, vendita e cessione ramo d’azienda (9,2%) i principali oggetti dei procedimenti. Vengono poi i problemi legati alla fornitura e settore immobiliare. “I nostri dati sull’arbitrato ci offrono il quadro di uno strumento cui le imprese ricorrono ormai in modo costante per risolvere controversie di sempre più importante valore economico, pur restando uno strumento spesso utilizzato da parte di piccole e medie imprese – ha dichiarato Marco Dettori, presidente della Camera Arbitrale, azienda speciale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi -. Le imprese e l’economia hanno bisogno di tempi rapidi della giustizia e competenze e conoscenze professionali che oggi la giustizia alternativa offre a livelli altissimi a Milano e nel nostro Paese”.