Lombardia: Regione, ipotesi fusione delle partecipate

Milano – Ipotesi fusione per le società della Regione. Lo scrive il quotidiano Il Giorno. Il 23 aprile scorso, esattamente due mesi fa, come riportato su queste pagine, la Giunta regionale presieduta da Attilio Fontana aveva deciso di condurre una due diligence su quattro società controllate con l’obiettivo di capire se e dove sia possibile risparmiare risorse, se alcune delle funzioni originarie siano o no da ripensare e, più in generale, come migliorarne il rendimento. Le quattro società rispondevano e rispondono ai nomi di Infrastrutture Lombarde, Finlombarda, Lombardia Informatica ed Explora. La prima è il braccio operativo della Regione per quanto riguarda gli appalti pubblici e le opere pubbliche mentre la seconda è la finanziaria di Palazzo Lombardia. La terza, Lombardia Informatica, ha come missione la fornitura di servizi digitali per la macchina amministrativa regionale, infine Explora, invece costituita per la promozione turistica della Lombardia. La due diligence non è ancora terminata ma ieri si è saputo che l’esecutivo guidato da Fontana ha sul tavolo un’ipotesi di fusione che riguarda proprio le società che rientrano nel “Sistema Regionale” (Sireg). Un orientamento messo nero su bianco nella nota diramata ieri da Palazzo Lombardia in merito agli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo. Qui si legge che la Regione intende dare “un’attenzione particolare alla razionalizzazione del Sireg con l’avvio di uno studio su quattro società regionali finalizzato – si badi – ad un percorso di fusione in un’ottica di risparmio e riorganizzazione”. Quali società saranno fuse, esattamente? Da Palazzo Lombardia mantengono cautela e riserbo. Del Sireg, però, fanno parte tre delle società già citate e già messe sotto due diligence: Infrastrutture Lombarde, Finlombarda e Lombardia Informatica, tutte totalmente partecipate dalla Regione, mentre Explora ha anche altre partecipazioni. Queste tre potrebbero quindi rientrare tra le quattro destinate alla fusione, ipotesi che costituirebbe un passo in avanti dopo la scelta della due diligence.