Presidente Regione domani a Bruxelles per incontrare parlamentari nord-ovest e istituzioni Ue (1)

Milano – Inizia domani mattina, martedi’ 19 giugno, la missione istituzionale del presidente della Regione Lombardia a Bruxelles. Accompagnato dagli assessori al Bilancio, Finanza e Semplificazione e all’Agricoltura e Alimentazione Regione Lombardia, incontrera’ i parlamentari del nord-ovest per individuare con loro un percorso mirato a valorizzare le istanze lombarde, il commissario all’Agricoltura Phil Hogan, l’ambasciatore Maurizio Massari e il presidente del Comitato europeo delle Regioni, Karl Heinz Lambertz. “L’obiettivo – come ha spiegato il presidente della Regione durante la conferenza stampa del ‘dopo-giunta’ – e’ fare in modo che le risorse europee vengano distribuite prima tra le Regioni e non attraverso lo Stato”. “Fra le tante cose che la Lombardia sa fare bene – ha proseguito – c’e’ anche quella di utilizzare i fondi europei. Ora si aprono i giochi per quelli relativi al 2021-2027: cercheremo di tutelare gli interessi della nostra regione in modo particolare per quanto riguarda le risorse relative alla Pac (Politica agricola comunitaria)”. “E’ fondamentale – ha concluso il presidente – presidiare anche i rapporti con l’Unione europea in maniera diretta e costante per fare in modo che la Lombardia abbia l’attenzione che merita e trovi riscontri favorevoli nelle istanze che andremo a presentare in sede comunitaria”. La proposta di bilancio europeo per il periodo 2021-2027, presentata dalla Commissione europea il 2 maggio scorso, tiene conto dell’uscita del Regno Unito a partire dal 29 marzo 2019 e ammonta complessivamente a 1.279 miliardi di euro (calcolati a prezzi correnti) destinati ad una Unione europea a 27 Stati Membri. Nelle intenzioni dell’Esecutivo europeo la Politica di coesione sara’ finanziata dal Fondo di Coesione, dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo Sociale Europeo+ (FSE+). Fondo di Coesione e FESR saranno dedicati allo sviluppo regionale dei territori, in particolare investendo nelle “cose”: ricerca e innovazione, sostegno alle PMI, transizione ad un’economia a basse emissioni di carbonio, sviluppo di reti digitali, energetiche e di trasporto e sviluppo urbano sostenibile. Al contrario, il FSE+ investira’ nelle “persone” per metterle nelle condizioni di acquisire o rafforzare le competenze adatte ad un mondo del lavoro in continua evoluzione e per promuovere l’inclusione sociale.