Milano, presidio davanti sede INPS dei lavoratori dei servizi in appalto nelle scuole

Milano – “Sono oltre 100mila le lavoratrici e i lavoratori che quotidianamente garantiscono i servizi in appalto di ristorazione, pulizie e assistenza alla persona nelle scuole di ogni ordine e grado; oltre 10mila nella sola Lombardia. Queste lavoratrici hanno contratti part time verticale ciclico che spesso non superano le 15/20 ore settimanali. Durante la chiusura estiva delle scuole, i contratti prevedono una sospensione lavorativa e di conseguenza, per tale periodo, le lavoratrici non percepiscono nessun tipo di reddito oltre ad essere penalizzate anche nel diritto di accesso alla pensione”. Questo è quanto sottolineano Filcams Cgil Lombardia, Uiltucs e Uiltrasporti Lombardia che hanno organizzato per martedì 19 giugno, dalle ore 15.30 alle 17.30, un presidio davanti alla sede INPS Regionale in Via Gonzaga 6 a Milano. “L’INPS, ad oggi, calcola l’anzianità contributiva solamente per il periodo di effettivo lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori si trovano pertanto nella condizione paradossale di dover lavorare almeno 50 anni per maturarne 40 di contributi per l’accesso alla pensione – continua la nota sindacale -.  Tutto questo nonostante la Direttiva europea n.97/81/CE e una successiva sentenza della Corte di Giustizia Europa abbiano disposto la non discriminazione contributiva per i lavoratori a tempo parziale ciclico. Il mancato adeguamento delle normative italiane a tale direttiva europea, costringe migliaia di lavoratrici e lavoratori a promuovere vertenze contro l’INPS, obbligandola a sobbarcarsi di conseguenza le spese di giudizio (circa 2000€ a vertenza). Ad oggi sono 16 le cause pilota vinte in primo grado, altre in Cassazione e ben 2400 lavoratrici hanno già dato mandato alle Organizzazioni Sindacali per procedere con le relative vertenze”.