Moda: Magoni (Lombardia), sostegno ad un settore strategico

Milano – “Un impegno chiaro e preciso: il prossimo Governo sostenga con misure ad hoc ed incentivi fiscali la moda, settore trainante dell’economia italiana e della Lombardia, dove genera un giro d’affari di oltre 35 miliardi di euro”. E’ questo l’appello che lancia l’assessore regionale al Turismo, marketing territoriale e moda, Lara Magoni, intervenendo all’inaugurazione della sede di Confindustria Moda a Milano. “Si tratta di un comparto – ha aggiunto l’assessore regionale Magoni – che va salvaguardato e che merita l’attenzione delle istituzioni: Regione Lombardia e’ da tempo impegnata nella valorizzazione di un’eccellenza strategica per il nostro Paese. I numeri d’altronde parlano chiaro: tra produzione, commercio e design, nel settore della moda in Lombardia sono attive circa 34 mila imprese di cui oltre 13 mila a Milano (224 mila in tutta Italia). Solo nel capoluogo, la moda da’ lavoro a 91 mila addetti su 192 mila in Lombardia e 846 mila a livello nazionale, creando un giro d’affari che supera i 21 miliardi di euro su 35 miliardi in ambito lombardo e circa 110 miliardi sull’intero territorio italiano”. Un settore, dunque, da valorizzare e da sostenere anche e soprattutto da parte delle istituzioni. “Tra le misure da perseguire – ha spiegato l’assessore alla moda -, la riduzione del peso fiscale sulle nostre imprese ed una decisa opera di sburocratizzazione, impegni che da tempo Regione Lombardia insegue e sul quale si e’ gia’ impegnato il presidente: in Italia il cuneo fiscale e’ tra i piu’ alti d’Europa e rallenta moltissimo la competitivita’ delle imprese italiane, penalizzando proprio settori trainanti come il turismo e la moda. Ridurre il costo del lavoro, a partire dai giovani, favorire un fisco che permetta investimenti e crescita, oltre a progetti mirati sulla formazione, potranno garantire un sistema imprenditoriale piu’ florido e in grado di investire, assumere, innovare”. Un impegno volto alla valorizzazione di un tessuto produttivo straordinario, che vede Milano capofila: la capitale della moda pesa il 6% del settore italiano in termini di imprese e l’11% per addetti ma oltre il 20% dei ricavi. Ma non solo Milano: e’ tutta la Lombardia a dover ‘fare sistema’ e diventare punto di riferimento della moda e del fashion in Italia e nel mondo.