Milano Food City: dal 7 al 13 maggio, l’agroalimentare vale 12 miliardi (3)

Milano – A Milano Monza Brianza Lodi sono 8.000 (di cui circa 5.300 a Milano) le imprese che operano nell’industria agroalimentare e nelle coltivazioni agricole. Il particolare, il capoluogo lombardo si distingue per una forte presenza di produttori alimentari e di bevande (rispettivamente il 29,4% e il 27,8% del totale regionale). L’effetto Expo, anche se non prorompente, si vede ancora: rispetto al 2014 (pre-evento), l’agroalimentare milanese ha visto una crescita del numero di imprese del 3,1% , risultato determinato prevalentemente dall’alimentare (+8,8%) e dalle bevande (+21,1%). Nei due anni post Expo a Milano Monza Brianza Lodi ci sono 1.482 ristoranti in più, portando a oltre 22mila il numero di locali sul territorio. Il settore agroalimentare del territorio occupa più di 44.000 addetti, oltre un terzo del totale lombardo. Il fatturato del settore agroalimentare a Milano Monza Brianza Lodi è di 13,8 miliardi di euro (di cui 12,4 miliardi a Milano), pesando il 47% del totale regionale (29,1 miliardi) e il 10,3% del totale nazionale (134 miliardi). Il settore della ristorazione vale sul territorio 2,6 miliardi, pesando il 68% del totale regionale (3,8 miliardi) e il 14,7% circa del totale nazionale (17,7 miliardi).(dati 2016). Passando alle esportazioni nell’agroalimentare, nel 2017 i flussi da Milano Monza Brianza Lodi hanno superato i due miliardi di euro, con una crescita del 11,7% rispetto all’anno precedente. Milano Monza Brianza Lodi raggiungono circa il 5,2% dell’export nazionale e quasi un terzo di quello lombardo, che nel 2017 supera i 6 miliardi di euro (+9% sul 2016). Contemporaneamente il territorio si conferma estremamente ricettivo rispetto a materie prime e prodotti da altri territori, con importazioni per oltre 5,4 miliardi. La curiosità: i giovani ristoratori. Sono oltre 4 mila in Lombardia e quasi 29 mila in Italia le imprese con titolare under 35 attive nel settore della ristorazione (tra ristoranti, asporto e catering).Crescono in cinque anni rispettivamente del 11,4% (Lombardia) e 8,2% (Italia) e rappresentano circa il 16% del settore sia a livello regionale (15,8%) sia a livello nazionale(15,7%). Oltre 1.500 hanno sede a Milano, terza provincia italiana per concentrazione di giovani ristoratori (dopo Roma e Napoli): qui le imprese giovani sono cresciute del 4% in un anno e del 34% in cinque anni.