Migranti: accoglienza, minori non accompagnati, sono 800

Bumbi giocano con i soccorritori nella parte dedicata alle donne ed ai bambini sulla nave 'Bergamini', arrivata al porto mercantile di Taranto con a bordo altri 294 migranti di nazionalità eritrea salvati nei giorni scorsi nell'ambito dell'operazione 'Mare nostrum', 11 giugno 2014. Si tratta del terzo sbarco in tre giorni nel capoluogo ionico. ANSA / RENATO INGENITO

Milano – Milano attiverà, aprendo una serie di centri ad hoc in via sperimentale, un sistema di accoglienza specifico per i minori stranieri non accompagnati (mnsa) che arrivano in città, in modo che possano ricevere un’ospitalità che risponda alle esigenze relative alla loro giovane età e al percorso doloroso che hanno alle spalle. In questo senso vanno le linee di indirizzo approvate dalla Giunta per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Comune di Milano e la Prefettura con il quale l’Amministrazione si impegna a mettere a disposizione del sistema di prima accoglienza fino a 100 posti, esclusivamente destinati ai minori, in strutture comunali reperite tramite procedure ad evidenza pubblica. Il protocollo, che verrà firmato nei prossimi giorni e sarà in vigore dall’1 maggio al 31 dicembre 2018 – con possibilità di proroga di 6 mesi –, dà attuazione alla cosiddetta legge Zampa (47/2017) che ha istituito un sistema di protezione e inclusione uniforme dei minori stranieri non accompagnati che, prima della sua approvazione, non erano tutelati da una norma specifica e venivano spesso accolti nelle stesse strutture dedicate agli adulti. Gli oneri economici connessi all’attuazione del Protocollo saranno a carico della Prefettura che provvederà a corrispondere 45 euro al giorno (più Iva, se dovuta) per ogni minore accolto presso i centri di prima accoglienza. Nel 2017 il Comune di Milano ha aderito al sistema Sprar (sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati) per i minori attraverso la presentazione di un progetto di accoglienza per 150 posti dedicati ai minori stranieri non accompagnati, di cui 15 per i neomaggiorenni, 10 per le ragazze vittime della tratta e 25 per minori con vulnerabilità psicofisiche. Il bando pubblico di affidamento del servizio, che prevede un contributo annuo di 4 milioni di euro per il triennio 2017-2020 derivanti dal Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, è attualmente in corso e si prevede di iniziare l’attività nel mese di giugno. Attualmente sono circa 800 i minori stranieri non accompagnati presenti nelle strutture convenzionate con il Comune di Milano. La quasi totalità è ospite delle comunità socio-educative, in attesa che si concluda la procedura per l’affidamento del servizio di accoglienza specificamente a loro dedicato. Nel 2018 gli arrivi hanno subito una importante flessione, seguendo l’andamento più generale dei flussi migratori. Sono stati, infatti, solo 62 i nuovi ingressi nei mesi compresi tra gennaio e marzo di quest’anno, una diminuzione di circa 70 punti percentuali, in linea con la media nazionale.