Cenacolo: Cgil, Cisl, Uil, solidarietà lavoratori Mibact

Milano – “I lavoratori del Mibact, in servizio presso il Cenacolo Vinciano di Milano, oggi hanno manifestato solidarietà ai lavoratori in lotta per la salvaguardia del loro posto di lavoro, impiegati nei servizi aggiuntivi del museo. Dal 1998 il Mibact appalta a concessionari la gestione dei servizi di biglietteria, bookshop e prenotazione. In questi 20 anni – si legge in una nota della sindacale – nei bandi di gara, i lavoratori addetti a questi servizi sono stati assorbiti dalle società subentranti, grazie all’inserimento della “clausola sociale” nei capitolati di gara, fortemente sollecitata proprio dalle organizzazioni sindacali di parte pubblica. Nel 2015 il ministro Mibact Dario Franceschini ha sottoscritto un accordo con la Consip (ente preposto alle gare nei servizi pubblici) affinché nei capitolati fosse sempre inserita la clausola sociale, per garantire la continuità dei rapporti di lavoro in essere al momento del subentro. Nel capitolato dell’ultimo bando di gara per i servizi aggiuntivi del Cenacolo Vinciano, la clausola sociale inserita dalla Consip non assicura la continuità occupazionale agli attuali lavoratori, in violazione dell’accordo con Franceschini. E’ in gioco la garanzia di continuità occupazionale e di inquadramento contrattuale per i dieci addetti alla biglietteria e gli otto del bookshop. I lavoratori del Mibact e i delegati Fp-Cgil Cisl Fp e UilPa, che oggi hanno manifestato in presidio insieme ai lavoratori dipendenti del concessionario: sono preoccupati per il crescente ricorso ad appalti ed esternalizzazioni di servizi pubblici che privilegiano un’ottica liberista, tesa a garantire libera iniziativa e risparmi sul costo del lavoro al soggetto privato, che potrà contare su percentuali di aggio calcolate su un fatturato medio annuo di circa 28 mln di euro. Lo Stato a fronte di questi vantaggi non può rinunciare al suo ruolo e deve chiedere garanzia in termini di continuità occupazionali e professionali”, conclude la nota.