Reti d’impresa: Confcommercio Lombardia, terziario protagonista

 

Milano – Le reti d’impresa come strumento di competitività per il business delle Pmi del terziario e leva per l’introduzione – nel commercio, nel turismo, nei servizi – di soluzioni digitali spesso innovative. Questo il tema dell’evento “Open day Reti & Digitale” realizzato oggi da Confcommercio Lombardia al Circolo del Commercio di Milano (Palazzo Bovara) nell’ambito della “Milano Digital Week”. I dati presentati in occasione dell’evento dimostrano come prosegua il trend di crescita dei contratti di rete e del numero di imprese aderenti alle reti: in Lombardia sono 926 le reti d’impresa che riuniscono oltre 3.000 aziende, per più della metà nell’area metropolitana milanese dove sono 1.044 le imprese in rete (erano 495 nel 2013). L’adesione delle imprese lombarde alle reti è complessivamente raddoppiata dal 2013. Un quinto dei contratti di rete è stipulato in Lombardia. L’analisi dell’help desk reti di Confcommercio Lombardia conferma il terziario – 53,6% – come primo comparto di provenienza delle imprese in rete lombarde. In discesa l’industria (38,1% nel 2013, 26,4% nel 2018) mentre si affermano turismo (11,1% quest’anno, 7,3% nel 2013), trasporti (4,1% 2018, 1,4% nel 2013) e agricoltura (8,7% quest’anno, 1,4% nel 2013). “L’aumento, in Lombardia, delle imprese del terziario che si mettono in rete – afferma Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio Lombardia – è un segnale positivo per l’economia del nostro territorio. Queste alleanze strategiche rendono le aziende più solide e competitive nei confronti del mercato, del sistema bancario e della Pubblica Amministrazione. Proprio per questo le reti d’impresa vanno maggiormente sostenute attraverso la semplificazione e l’alleggerimento fiscale”. Sono 14 le reti premiate da Confcommercio Lombardia per l’impegno sui fronti dell’aggregazione e del digitale. Reti che spaziano nei diversi settori di attività del terziario di mercato: dal commercio all’ospitalità, dalla ristorazione alla comunicazione, dall’It alla logistica e ai servizi professionali. Non mancano filiere intersettoriali come la rete valtellinese che riunisce piccoli produttori locali e pubblici esercizi per valorizzare il “km zero” di qualità.