Filiera carni: false cooperative, le proposte di Cgil e Flai

Milano – Il settore delle carni, con i suoi distretti, rappresenta una eccellenza per il nostro paese. La Lombardia è ai primi posti in Italia per fatturato, per numero di capi e macellazione. La filiera delle carni bovine in Lombardia vale oltre 800 milioni di euro e garantisce almeno 10mila posti di lavoro diretti, oltre all’indotto. Il settore suinicolo della nostra regione con più di 4 milioni di capi allevati, rappresenta più del 50% del patrimonio suinicolo nazionale. “La Flai Cgil, ha lanciato la campagna nazionale “Appalti in Legalità”, con l’obiettivo di accendere i riflettori sul tema delle false cooperative che inquinano la filiera, inserendosi negli appalti con la somministrazione di manodopera e creando condizioni di dumping sia sul versante della qualità e della sicurezza che su quello dei diritti dei lavoratori. Infatti dietro il fenomeno delle false cooperative si celano nuovo caporalato, condizioni di lavoro precarie, evasione fiscale e contributiva. Si viene così a creare un contesto di illegalità che non fa bene allo sviluppo di qualità e di alti livelli di sicurezza alimentare, mettendo a rischio in particolare il settore della macellazione e lavorazione delle carni, già compromesso dalla crisi economica e da una pesante congiuntura sia in Italia che in Europa. La Flai Cgil Lombardia e la Cgil propongono, ai candidati presidente alle elezioni regionali Lombardia 2018, nell’ambito della campagna nazionale per la legalità negli appalti nel settore delle carni: di ripristinare il reato di somministrazione fraudolenta di manodopera; Introdurre legalità nella filiera; Interrompere la concorrenza sleale; Tutelare occupazione, qualità del lavoro, salari e diritti, sono impegnate a attivare le iniziative necessarie nei confronti della prossima Giunta e del prossimo Consiglio della Regione Lombardia, affinché siano messe in atto tutte le opportune e necessarie iniziative regionali. In particolare: occorre rafforzare, nell’ambito della potestà legislativa regionale, strumenti ed azioni finalizzate a contrastare la somministrazione irregolare di manodopera, eliminare la concorrenza sleale, tutelare l’occupazione, la qualità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, anche integrando la Legge Regionale 17/2015 “interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità; istituire un tavolo di monitoraggio regionale sul fenomeno delle inquinamento della filiera delle carni causato dal rischio di diffusione delle cooperative spurie, che veda la partecipazione delle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori maggiormente rappresentative, le Associazioni Datoriali e di Categoria, gli organismi Ispettivi e di controllo; condividere la necessita di interventi legislativi nazionali finalizzati alla estensione della legge 199/2016 sul caporalato e norme di contrasto alle cooperative spurie”.