Senza dimora: convenzione ATR-Cisom

 

Milano – E’ attiva da febbraio 2018 la convenzione tra ATR, associazione degli albergatori milanesi di Confesercenti, e il Cisom, Fondazione Corpo Italiano di soccorso Ordine di Malta. L’accordo prevede che il Cisom, dal 2017 inserito nel sistema di Protezione Civile Lombardo, possa raccogliere beni di prima necessità di qualsiasi natura da utilizzare in attività di sostentamento e aiuto ai senzatetto. I 153 alberghi di Milano e provincia associati ad ATR, in questo modo, possono destinare cibo, coperte e indumenti a chi non ha una casa, consegnando i beni raccolti ai volontari dell’associazione che periodicamente provvedono al ritiro. La convenzione è valida per un anno con rinnovo automatico per gli anni a seguire. A Milano le persone che utilizzano i servizi dedicati ai senzatetto sono circa 4000 secondo i dati di Scarp de’ Tenis, giornale di strada venduto dai senza fissa dimora. Il loro numero potrebbe però essere sensibilmente più alto se si considerano quelli che non usufruiscono di alcun aiuto. “Chi lavora nel settore dell’ospitalità comprende meglio di chiunque altro l’importanza di dare una mano a chi non ha la fortuna di avere un tetto sulla testa – spiega il presidente di ATR, Rocco Salamone – Con questa iniziativa speriamo di dare una mano a mitigare le condizioni in cui vivono le persone senza fissa dimora di Milano e provincia. Il Comune di Milano mette a disposizione dei senza tetto oltre 2600 posti letto per contrastare l’emergenza freddo ma non bastano visto il numero crescente di persone in questa condizione nella nostra città”. Aggiunge Filippo Seccamani, capo raggruppamento Lombardia di Cisom e proprietario del Best Western Plus Hotel Galles di Milano, socio Atr: “Questa convenzione aiuterà a raggiungere più rapidamente gli importanti risultati ottenuti a favore del prossimo. Questo non deve essere attribuito solo all’impegno dei volontari, che si sono distinti per le personali motivazioni e per l’alto livello di competenze raggiunto in questi anni, ma anche ai donatori che sempre ci sono vicini”.