Agricoltura: in Lombardia 46 mila imprese. Bene giovani e stranieri (2)

Milano – I territori lombardi: primo territorio per numero di imprese in agricoltura è Brescia con 10 mila, seguono Mantova con quasi 8 mila, Pavia con oltre 6 mila, Bergamo con 5 mila, Cremona e Milano con 4 mila, Sondrio, Como e Varese con circa 2 mila realtà. Lodi e Lecco con più di mille. Crescono Bergamo (+0,3%), Lecco (+0,1%) e stabile Milano. I settori che trainano i territori. In particolare trainano la risicoltura Pavia e Milano (+12% e +7%), gli ortaggi coltivati all’aria aperta Sondrio e Mantova (+23% e +12%), gli ortaggi e le colture in serra Cremona e Bergamo (+33% e + 12%), le pomacee e frutta a nocciolo Mantova e Sondrio (+16% e + 14%), altra frutta Varese e Como (56% e + 36%), la coltivazione di spezie e piante aromatiche Lecco (+62%), la riproduzione delle piante Cremona e Pavia (+21% e +19%), gli allevamenti di bovini non da latte e bufalini Pavia e Lodi (entrambe +33%), l’allevamento di altri animali Milano e Varese (+23% e + 10%), gli allevamenti di ovini e caprini Cremona (+27%), le attività di supporto Como e Brescia (+67% e + 44%) e l’apicoltura Lodi e Mantova (+27% e + 15%). Territori, dove emerge la guida di giovani e stranieri. Giovani più numerosi a Brescia (703 imprese) e Pavia (511) e crescono di più a Sondrio (+14,3%). Stranieri concentrati a Mantova (117 imprese) e Brescia (110 imprese) e crescono di più a Milano (+11%). I settori in crescita. Per quanto riguarda il numero delle imprese sono diversi i settori in crescita, ad esempio: la coltivazione di spezie e piante aromatiche (+32,9%), altra frutta come frutti di bosco, in guscio, melograno, cachi e kiwi (+25,3%), il riso (+10,7%), gli ortaggi coltivati all’aria aperta (+7,1%), le pomacee e frutta a nocciolo (+10,5%), la riproduzione delle piante (+8%), gli allevamenti di bovini non da latte e bufalini (+11,2%), l’allevamento di altri animali (+8,1%), gli allevamenti di ovini e caprini (+2,5%), le attività di supporto (+5,3%), gli ortaggi e le colture in serra (+5,4%), l’apicoltura (+2,5%).