Inquinamento: Milano, negozi a porte chiuse

Milano – Un’ordinanza del sindaco per obbligare i negozi a chiudere le porte. È una ulteriore misura contro l’inquinamento, quella a cui sta lavorando Palazzo Marino. Perché è soprattutto quando i livelli delle polveri schizzano oltre i limiti e l’aria in città diventa irrespirabile che la dispersione energetica diventa ancora di più un paradosso: all’interno delle grosse catene – e non solo – temperature tropicali e il riscaldamento spesso sparato al massimo; sulla soglia, porte aperte, appunto, per invogliare i clienti a entrare. Il modello è Bologna dove, lo scorso novembre, il sindaco Virginio Merola ha firmato un’ordinanza ambientale. Per Milano, però, il percorso sarà più tortuoso. A spiegarlo è il quotidiano la Repubblica. E il motivo lo spiega l’assessore all’Ambiente Marco Granelli: “Bologna ha potuto appoggiarsi a una legge regionale. La Lombardia, invece, non ha inserito niente di simile all’interno del Piano aria”. Ecco perché Palazzo Marino deve costruire una cornice per riuscire ad ‘appendere’ in modo stabile la propria ordinanza. L’obiettivo è “colpire il comportamento di quanti non si pongono il problema della dispersione energetica e continuano a tenere spalancate le porte. Verrà valorizzato, invece, l’impegno dei commercianti che metteranno in campo strumenti alternativi come le cosiddette lame d’aria”, spiega l’assessore.