Tassa di soggiorno: Milano, via libera all’imposta sulle case vacanza

Milano – Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento dell’imposta di soggiorno della città di Milano. L’aggiornamento è stato reso necessario dopo l’entrata in vigore della legge 50 del 2017, che individua nel soggetto che incassa il canone o il corrispettivo il responsabile del pagamento dell’imposta. La stessa disciplina viene applicata a coloro che gestiscono portali telematici che mettono in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da affittare. Alla luce di queste novità è stato necessario apportare alcune modifiche al regolamento comunale, intervenendo su alcuni punti. Viene introdotta, tra le altre cose, la possibilità di riscossione dell’imposta anche da parte di soggetti che offrono servizi complementari a quelli di prenotazione o  pagamento del soggiorno. L’imposta di soggiorno è determinata per persona e per numero di pernottamenti ed è applicata per l’intera durata del soggiorno, fino ad un massimo di 14 pernottamenti consecutivi. Dal quindicesimo giorno consecutivo in poi l’imposta non è dovuta. L’importo va da un minimo di tre ad un massimo di cinque euro al giorno, con criteri di gradualità in proporzione alla classificazione delle strutture ricettive.