Lavoro, Coldiretti: 1 giovane su 3 vuole emigrare (2)

Roma – “Per inseguire il miraggio di un lavoro c’e’ anche chi e’ disposto a rinunciare ad affetti, ambizioni o tutele, magari cambiando citta’ (46%), accettando uno stipendio di 500 euro al mese (lo farebbe il 25%)- prosegue Coldiretti- ma anche facendo un lavoro completamente diverso rispetto all’obiettivo (48%) o addirittura rimettendosi a studiare (32%)”. Evidenti le criticita’ nel rapporto tra scuola e mondo del lavoro “tanto che- sottolinea l’associazione agricola- solo il 22% dei giovani ha un impiego totalmente coerente con gli studi, mentre il 33% lo ha solo in parte, l’11% poco e il 34% per niente. “In un Paese vecchio come l’Italia la prospettiva di abbandono evocata dai giovani italiani e’ una perdita di risorse insopportabile se si vuole tornare a crescere”, dice il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, “l’emigrazione giovanile e’ una sconfitta per tutti, dal mondo scolastico a quello imprenditoriale, dalle famiglie a lelle Istituzioni”.