Milano, oltre 8 milioni di euro per contrasto alla povertà

Milano – Otto milioni e mezzo di euro da destinare al contrasto alla grave emarginazione adulta e alla condizione di senza dimora. A tanto ammontano le risorse ottenute dal Comune di Milano grazie ai progetti dell’Assessorato alle Politiche sociali presentati nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione” e del Programma Operativo (PO) “I FEAD”, e messe interamente a disposizione dal Governo. Fondi immediatamente disponibili che permetteranno di aumentare le misure di contrasto alla povertà già messe in campo dall’Amministrazione e di migliorare il sistema di inclusione e riscatto offerto a chi si trova in gravi difficoltà, anche attraverso la sperimentazione di soluzioni innovative. Nello specifico – secondo quanto previsto dalla delibera approvata oggi in Giunta -, i 4,2 milioni del Programma “Inclusione”, i 4 milioni del Programma “I FEAD” e i restanti fondi destinati alle misure di accompagnamento, verranno investiti entro il 2019 per consolidare la rete dei servizi per la grave emarginazione, potenziando la collaborazione tra i soggetti pubblici e privati che già opera in città, e per sperimentare nuove opportunità come i servizi dell’housing first, che scommettono sulla capacità delle persone che vivono in strada di uscire dalla condizione di marginalità e di gestire, con un adeguato supporto, una vita autonoma in un alloggio. In questo senso verranno creati cinquanta posti di housing first, quattrocento posti di accoglienza di qualità disponibili tutto l’anno e cento posti per senza tetto con patologie fisiche e mentali. Verrà potenziata inoltre la rete dei centri diurni e delle unità mobili, non tanto nel numero quanto nella qualità e nella capacità di intervento e accoglienza, anche attraverso il finanziamento dell’Hub mobile che coordina il lavoro delle unità congiunte con la Polizia Locale. I fondi daranno inoltre la possibilità di attuare il progetto delle tessere per l’accesso ai servizi del Comune da parte dei senza dimora e permetteranno di potenziare il Casc, il Centro Aiuto Stazione Centrale, che rappresenta il perno del sistema di accoglienza del Comune di Milano.