Carceri lombarde, Terzi: oltre 4 mln di euro per efficientamento energetico

Milano – “Abbiamo approvato lo stanziamento di oltre 4 milioni di euro per realizzare interventi di efficientamento energetico nelle case circondariali di Opera (Mi), ‘San Vittore’ di Milano, Bollate (Mi), Pavia e Cremona”. Lo annuncia l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi, commentando l’approvazione dello schema del protocollo d’intesa tra Regione Lombardia, Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche per la Lombardia e l’Emilia-Romagna. “La delibera che abbiamo approvato nella Giunta di ieri – spiega l’assessore regionale – prevede uno stanziamento di 4.196.370 euro, in attuazione del Por Fesr 2014-2020, per la realizzazione di interventi dedicati alla riduzione del fabbisogno energetico per la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria in alcune strutture penitenziarie della nostra Regione”. “L’intervento – prosegue Claudia Terzi – prevede azioni finalizzate al miglioramento delle condizioni di abitabilita’, di alcune strutture penitenziarie, mediante soluzioni impiantistiche a elevata efficienza energetica, anche con interventi sull’involucro edilizio. L’obiettivo e’ quello di diminuire la dipendenza da combustibile fossile, ridurre le emissioni climalteranti, valorizzare le risorse energetiche disponibili e ottenere un risparmio sui costi di gestione delle strutture”. “Alcune strutture di detenzione presenti sul territorio regionale – sottolinea la titolare lombarda all’Ambiente – sono interessate da gravi carenze sia per quanto riguarda lo stato degli involucri edilizi sia per gli aspetti impiantistici, in particolare, la climatizzazione invernale. Queste criticita’ comportano, da un lato, il peggioramento delle condizioni generali di vita dei detenuti e la sicurezza della loro custodia, dall’altro, limitano fortemente l’utilizzo delle strutture causando la perdita di spazi destinati alla detenzione, con conseguente sovraffollamento degli spazi rimanenti”. “Sono convinta – conclude l’assessore Terzi – che debba sempre prevalere l’assunto per cui chi sbaglia paga. La detenzione, pero’, deve avvenire in condizioni che siano definite umane e che consentano di estinguere il debito, di chi ha commesso il reato, verso la giustizia e la societa’. Occorre, quindi, garantire anche una sorta di riscatto per il detenuto che, una volta pagato il suo debito, puo’ rientrare a pieno titolo nella societa’. Condizioni ambientali come: mancanza di spazio, assenza di acqua calda, insufficiente illuminazione e ventilazione delle celle non favoriscono, di certo, il riscatto dell’individuo”.