Ryanair: Filt e Uilt, riconoscere i diritti di tutti i lavoratori

Roma – “La nostra lotta non si fermerà fino a quando l’azienda non recepirà effettivamente la piena applicazione delle tutele e dei diritti delle lavoratrici e i lavoratori di Ryanair, assistenti di volo e piloti”. E’ quanto affermano i segretari generali di Filt Cgil e Uiltrasporti, Alessandro Rocchi e Claudio Tarlazzi, chiedendo “l’applicazione di un contratto di lavoro italiano che tuteli il personale navigante Ryanair, basato in Italia, anche dal punto di vista retributivo nelle giornate di assenza per malattia, infortunio o maternità e per tutte le prestazioni sociali riconosciute dal nostro ordinamento italiano”. “Fino ad ora abbiamo affrontato questi temi – spiegano i due dirigenti sindacali – con i ministeri competenti e nelle sedi legali, a tutela dei tanti lavoratori che hanno aderito alle nostre organizzazioni. Ryanair, alla pari di quanto avviato anche nelle altre compagnie low cost, deve riconoscere tutti i sindacati rappresentativi, lasciando ai propri dipendenti la libertà di iscriversi e deve adeguarsi coerentemente alle relazioni industriali vigenti nel nostro Paese. Se ciò non avverrà con urgenza, ma continuerà anche in altre forme il tentativo di imporre il ‘modello Ryanair’ al nostro Paese – avvertono infine Rocchi e Tarlazzi – la nostra reazione sarà dura e la mobilitazione continuerà”.