Furlan: Sindacato non si batta solo per lavoro, ma per clima Paese

Roma – “C’è un brutto clima nel nostro Paese, di grande insicurezza, ma anche di profonda cattiveria che sta montando. Noi pensiamo che il Sindacato abbia il dovere di scendere in campo per arginare un modello sociale politico ed economico che ci riporta ai periodi più oscuri e bui della nostra storia”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel suo intervento di oggi al consiglio generale della Cisl. Secondo la segretaria, “ci sono stati ripetuti episodi di violenza, intimidazione, tensioni che si rifanno ai drammi del novecento, a un passato che non può e non deve tornare. Il Sindacato non si batte solo per il lavoro dei giovani e per i diritti dei lavoratori. È anche il baluardo dei valori della democrazia, della partecipazione, della coesione sociale, della crescita armoniosa del Paese”. Quando “si minacciano i parroci che accolgono gli immigrati, quando si entra senza essere invitati nelle sedi delle associazioni, offendendo il lavoro di tante persone e leggendo assurdi proclami, quando si compiono atti di grave intimidazione ai giornali come è accaduto ieri nei confronti di Repubblica e dell’Espresso, c’è qualcosa di ben più grave e profondo. Dobbiamo salvaguardare il Paese da tutto questo”, ha evidenziato Furlan. Il Sindacato “ha il dovere di farlo e lo faremo con grande determinazione e coerenza”, ha continuato la segretaria.