Corte europea dei brevetti: la Regione sostiene candidatura Milano

Milano – Il sostegno convinto alla candidatura di Milano come sede della divisione relativa ai brevetti farmaceutici della Sede centrale della Corte unificata europea dei brevetti arriva anche dall’assessore regionale all’Universita’, Ricerca ed Open innovation, Luca Del Gobbo, durante il lavori dell’Aula consigliare che ha approvato all’unanimita’ una risoluzione che ha proprio questo obiettivo. “L’arrivo a Milano del Tribunale unificato dei brevetti (Tub) – ha spiegato Del Gobbo – una Corte sovranazionale specializzata nelle cause brevettuali, nasce dall’Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti (Unified patent court agreement 16351/12), avra’ totale ed esclusiva competenza in materia di violazione e validita’ dei brevetti europea e dei brevetti europei con effetto unitario. Il Tub e’ l’elemento essenziale per la creazione del sistema del Brevetto unitario europeo”. La Corte di Prima istanza prevede una divisione centrale con sede a Parigi e due sezioni, una a Monaco e una a Londra. La Corte d’appello avra’ sede in Lussemburgo. In base all’accordo, la sezione di Londra ha competenza sui casi relativi alle sezioni A (necessita’ umane: agricoltura, alimentare, articoli personali e domestici, salute e farmaceutica, sport e giochi, ecc.) e C (chimica, metallurgia) della classificazione internazionale dei brevetti Ipc. L’Italia ospitera’ a Milano una divisione locale del Tribunale e ha gia’ firmato un protocollo che anticipa l’applicazione di alcune parti dell’accordo per consentire i preparativi necessari. La nuova data prevista per far partire il Tribunale unico dei brevetti e’ primavera 2018. Si e’ ancora in attesa della ratifica dell’accordo da parte della Gran Bretagna. La Germania, come dichiarato fin da subito, sara’ l’ultima a depositare la
ratifica. Si sta lavorando al Protocollo sull’applicazione anticipata dell’Accordo sul Tribunale unico dei brevetti per partire con la macchina. In corsa ci sono naturalmente l’Italia (con Milano) e l’Olanda (con L’Aia), che come noto ha ottenuto la sede dell’Ema”. Il numero di domande italiane in materia di brevetti indirizzate all’European patent office (Epo) è aumentato del 4,5 per cento nel 2016. L’Italia è al secondo posto tra i Paesi che hanno registrato i maggiori incrementi in Europa.