Ikea: presidio a Corsico, Bonini (Cgil), l’azienda torni sui suoi passi

Corsico (Mi) – Presidio e sciopero dei lavoratori Ikea al magazzino di Corsico per chiedere il reintegro di una collega, madre sola con due bambini piccoli, uno di 5 anni disabile, licenziata dall’azienda perchè non è riuscita a rispettare i nuovi turni imposti dalla multinazionale dell’arredamento. Al presidio organizzato dai sindacati di categoria, alla presenza del segretario della Cgil di Milano Massimo Bonini, che ha ricordato: “Mentre si parla di innovazione, ci sono aziende che ancora schiacciano le persone colpevolizzandole solo perché hanno una situazione familiare complessa, difficile da gestire. E fa ncora più male vedere che sono aziende multinazionali che arrivano da paesi che esprimo forte attenzione alla persona e ai lavoratori. Ikea è conosciuta per il suo imprgno sociale ma ora vive una forte contraddizione. Per noi questo atteggiamento è inaccettabile e faremo di tutto per costringere l’azienda a tornare sui suoi passi”. Alla manifestazione c’era anche lei, Marica Ricutti, 39 anni. Una presenza massiccia di lavoratori e sindacalisti. Oggi otto ore di sciopero a Corsico e in altri magazzini Ikea della Lombardia e d’Italia, per protestare contro la lettera di licenziamento. Dal palco improvvisato ha parlato commossa anche Marica Ricucci: “Sono 17 anni che lavoro per Ikea, ho dato la mia vita per quest’azienda. Ho avuto dei problemi ma non chiesto privilegi, voglio solo continuare a lavorare dignitosamente come ho sempre fatto. Sono una lavoratrice come voi – ha detto – voglio solo che queste cose non accadano più. Siamo lavoratori, vogliamo e dobbiamo lavorare, ma abbiamo una vita e va tenuta in considerazione”.