Lavoro: Ikea licenzia, Bonini (Cgil), meno spot più attenzione ai lavoratori

Milano – Scrive il quotidiano la Repubblica: Madre separata con due figli, di cui uno disabile, licenziata perché non può entrare a lavorare alle 7 del mattino. Succede all’Ikea di Corsico, dove i lavoratori da oggi stanno organizzando assemblee e scioperi (uno dalle 11 alle 12 e uno dalle 17 alle 18) per protestare contro la decisione del colosso svedese dell’arredamento. E Massimo Bonini, segretario della Cgil milanese commenta su Facebook: “Mentre il mondo parla di innovazione, organizzazione 4.0 e di come i lavoratori possono, in modo partecipativo, contribuire al cambiamento ci sono aziende che ancora schiacciano le persone colpevolizzando le loro situazioni personali che spesso sono di difficile gestione. Fa ancora più male vedere che sono aziende multinazionali che arrivano da Paesi in cui dubito che negare condizioni più agevoli ha chi ha gravi problemi famigliari sia possibile. Ikea è conosciuta per i suoi spot ad alto contenuto sociale non capiamo questa contraddizione. L’azienda si presenta con la faccia pulita ai propri clienti e poi razzola male con i lavoratori. Per noi è inaccettabile e faremo di tutto, come Cgil Milano insieme alla Filcams Milano, per costringere l’azienda a ravvedersi facendo emergere queste contraddizioni”, conclude Bonini.