Roma – “Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani”. Ma anche per “cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione”, ed “estendere gli ammortizzatori sociali”. Questi i motivi della mobilitazione nazionale della Cgil di sabato 2 dicembre, proclamata dopo l’esito del confronto con il Governo sul tema della previdenza, considerato “insufficiente”.Sono cinque le manifestazioni organizzate dalla Confederazione con lo slogan “Pensioni, i conti non tornano!”. A Roma l’appuntamento è per le ore 9 in piazza della Repubblica, da dove partirà il corteo fino a piazza del Popolo. A Torino il concentramento è previsto alle ore 9.30 a Porta Susa e si arriverà in piazza San Carlo. A Bari si sfilerà da piazza Massari, ore 9.30, a piazza Prefettura. A Palermo da piazza Croci a piazza G. Verdi, ore 8.30, e a Cagliari da viale Regina Elena a piazza Garibaldi, ore 9.30. A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che alle ore 12.30 prenderà la parola dal palco della Capitale, in collegamento video con le altre città.