Epam: alternanza scuola-lavoro. Opportunità per il 74% degli esercizi

Milano – Pubblici esercizi ambiente adatto per l’alternanza/scuola lavoro nel quale gli studenti possono sviluppare esperienze professionali in linea con le loro attitudini e passioni. In particolare per il 74% degli operatori l’alternanza scuola/lavoro (in grado di creare un percorso strutturato nell’arco dei tre anni scolastici) è un’opportunità: un ristorante, un locale, ne possono certamente trarre beneficio. Un’opportunità in particolare: perché (42,5%) si introducono nuove competenze; si avviano opportunità organizzative (33,3%) e si garantiscono nuove idee nell’attività lavorativa (33,3%). Lo rileva l’indagine promossa da Epam, l’Associazione dei pubblici esercizi (Confcommercio Milano). Epam, in occasione della propria assemblea, ha affrontato oggi in Confcommercio Milano questo tema con l’iniziativa pubblica “La buona scuola è servita – l’alternanza scuola/lavoro nei pubblici esercizi”. Sono intervenuti il presidente di Epam Lino Stoppani e Valentina Aprea, assessore a Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia. Tavola rotonda (moderata da Renato Mattioni) con Enzo Rodeschini, direttore operativo Unioncamere Lombardia; lo chef Claudio Sadler; Stefano Salina, direttore Capac Politecnico del Commercio e del Turismo e Scuola Superiore; Andrea Di Mario, dirigente scolastico del liceo classico Carducci. “Sono cresciute la sensibilità e la responsabilità dei nostri operatori: c’è più consapevolezza dell’investimento formativo sui giovani, utile per favorire un qualificato ricambio generazionale nei pubblici esercizi – afferma il presidente di Epam Lino Stoppani – Il tasso di disoccupazione giovanile è la più grave delle emergenze del nostro Paese: ai giovani va ridata la dignità della loro età che ammette anche la possibilità di fare errori. Forse, più che di alternanza, bisognerebbe parlare di complementarietà fra scuola e imprese: in gioco non vi è infatti solo un miglioramento nel trasferire conoscenze, ma la crescita di un ‘vivaio’ che ha bisogno di bravi professori e illuminati imprenditori”. Le norme e le finalità dell’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti delle scuole superiori nell’ultimo triennio, sono conosciute dal 64% degli operatori. Il 36%, invece, non le conosce. Ma quante aziende hanno finora effettivamente ospitato studente nei pubblici esercizi milanesi per l’alternanza scuola/lavoro? Circa il 18%: vi è, quindi, ancora un ampio margine di sviluppo. Ed è più che positivo il giudizio espresso dagli operatori sull’esperienza di alternanza scuola/lavoro che gli studenti hanno avuto nella loro attività: ottimo per il 33,3%, buono per il 52,4%.