Fondazione Fiera Milano: contro la povertà infantile

Milano – Durante la presentazione di “QuBi La ricetta contro la povertà infantile”, il presidente di Fondazione Fiera Milano Giovanni Gorno Tempini, tra l’altro ha ricordato: “La partecipazione di Fondazione Fiera Milano al progetto QuBi vuole rappresentare la conferma del nostro impegno nelle attività sociali a sostegno del territorio, coerentemente con le finalità statutarie. QuBi si rivolge ad un target ben preciso, che è quello dei minori in difficoltà. Parlare di difficoltà alimentari in una città come la nostra, probabilmente la più moderna d’Italia e tra le più evolute d’Europa, può sembrare azzardato. I dati che avete sentito, invece, ci dicono che non lo è affatto. Non dobbiamo dimenticare che i giovani, gli adolescenti, i bambini sono serbatoio indispensabile per l’evoluzione di ogni settore della nostra società. Sono il futuro. Il terzo settore si è mobilitato con coraggio su un tema come la lotta alla povertà, che avrebbe dovuto essere da tempo una priorità delle agende di tutti i governi. Intendiamo attivare, mobilitare e integrare tutte le risorse del sistema economico”. “ Si tratta, in altre parole, di pensare e costruire occasioni di emancipazione economica e sociale, di coesione e integrazione. Il progetto QuBi di costituire un fondo dedicato rappresenta un occasione di innovazione a impatto sociale”. “Il progetto punta a realizzare un sistema cittadino integrato di contrasto alla povertà, in stretta sinergia con il Comune di Milano”. “Fondazione Fiera Milano, insieme alla controllata Fiera Milano SpA, si adopererà affinchè i quasi 4 milioni di visitatori annuali e i circa 21 mila espositori fieristici siano sensibilizzati  per la raccolta fondi a supporto del progetto. Infine un riferimento al nostro ultimo piano industriale: questo prevede tra i suoi obiettivi strategici, come investitore di lungo periodo, e in parallelo al supporto dell’attività fieristica, che Fondazione valorizzi il territorio con interventi in specifici settori tra cui il sociale”.