Edili: contratto, scioperi e presidi il 20 novembre

Milano – Il mancato rinnovo del contratto di lavoro nazionale degli operai edili, dopo un anno e cinque mesi dalla scadenza del precedente, è un atto ostile – si legge in una nota sindacale – contro i lavoratori. Dal luglio 2016 la trattativa non è mai entrata nel merito della piattaforma presentata dalle organizzazioni sindacali.
La delegazione dell’ANCE non è in grado di esprimere la volontà di addivenire in tempi brevi alla firma del contratto. Il ridisegno degli assetti dirigenziali da un lato e la dialettica interna sulla gestione delle materie previste dal contratto nazionale dall’altro, pone l’ANCE in una condizione di dilatare in continuazione i tempi per affrontare i temi posti dalla piattaforma. La presentazione di una contro-piattaforma a febbraio u.s. da parte delle delegazioni datoriali, narra dell’esplicita volontà di non dare risposte concrete alle esigenze dei lavoratori. In aggiunta ai temi per il rinnovo del contratto, gli operai edili sono in mobilitazione anche per l’assenza di risposte concrete sull’anticipo dei tempi di approdo alla pensione. Il 70% delle domande di Ape social respinto da parte dell’INPS, l’innalzamento dell’età di vecchiaia fino a 67 anni proposto dal governo Gentiloni, sono elementi che non tengono conto di quanto sia faticoso svolgere il lavoro del muratore. A sostegno delle ragioni degli operai edili, in tutto il territorio nazionale, lunedì 20 novembre si svolgeranno presidi, volantinaggi, incontri e conferenze stampa. Nei territori della Lombardia, in aggiunta alla campagna di assemblee che si stanno svolgendo nei luoghi di lavoro. – (imprese-lavoro.com)