Turismo: Milano si candida ad ospitare convention LGBT nel 2020

Milano – È ufficiale la candidatura di Milano a ospitare la 37esima Convention IGLTA, l’Associazione internazionale del Turismo Gay & Lesbian, in programma nel 2020. Lo scorso 27 ottobre la Giunta di Palazzo Marino ha dato avvio formale alla procedura approvando la delibera che ha posizionato il capoluogo lombardo nella competizione per assicurarsi il convegno annuale che coinvolgerà oltre 400 operatori turistici internazionali; il Board di IGLTA dovrà quindi individuare la città vincitrice entro il prossimo 15 dicembre tra Milano, Londra, Bruxelles, Tel Aviv, Bogotà e Sydney. Per portare avanti la candidatura del capoluogo lombardo, si sono uniti l’Agenzia nazionale del Turismo (ENIT), il Comune di Milano e l’Associazione Italiana del Turismo (AITGL); tra i principali impegni assunti ci sono la sponsorizzazione del Gala dinner di chiusura della Convention 2019 a New York e dell’Opening cocktail reception nel 2020 a Milano. La location selezionata per ospitare il congresso è l’AtaHotel Expo Fiera. “ENIT esprime viva soddisfazione in merito alla collaborazione con IGTLA l’Italia – commenta Giovanni Bastianelli, Direttore esecutivo di ENIT -. Per il nostro Paese quello LGBT costituisce una fetta importante dei consumi turistici, che va senza dubbio ulteriormente sviluppata. Allo stesso tempo la 37esima convention organizzata dall’International gay and Lesbian travel association porterà in Italia, e in particolare a Milano, centinaia di imprese turistiche e istituzioni pubbliche internazionali da oltre 80 Paesi nel mondo. A fronte di tale scenario, crediamo che la Convention IGLTA possa essere un’occasione per sviluppare questo comparto, confezionando un’offerta sempre più mirata a tale tipologia di target. Infatti, il turismo LGBT non riveste importanza solo in termini economici, bensì è contraddistinto da un forte connotato culturale, che costituisce una sfida a fare dell’Italia una meta turistica al di là di ogni barriera rappresentata dalle differenti visioni dell’individuo e della società”. La candidatura di Milano ha incassato l’endorsement del Consolato USA di Milano, del VisitUSA Italia, dell’European Travel Commission, di San Francisco Travel Association e dell’Arcigay di Milano. Secondo una ricerca di Sonders&Beach e Eurisko, il viaggiatore LGBT è un big spender e un opinion leader capace di lanciare nuove tendenze; è, dunque, un turista con reddito superiore rispetto alla media, con formazione scolastica universitaria (39% contro il 13% della media italiana) e che per il 29% ricopre posizioni lavorative manageriali. I viaggiatori LGBT, per affari o per piacere, effettuano in media quattro viaggi l’anno. L’Italia si colloca al primo posto come meta desiderata, ma poi scende al quinto tra le mete effettivamente scelte perché considerata poco gay friendly e con meno servizi dedicati rispetto ad altre destinazioni europee.