Autonomia, Maroni: non è contro la Costituzione, ma un modo per applicarla

Milano – “L’autonomia lombarda non e’ contro la Costituzione italiana, ma un modo per applicarla, perche’ le Regioni ottengano nuove competenze, poteri e risorse. Il referendum che si e’ svolto domenica e’ si’ stato consultivo, ma politicamente mi da’ potere, perche’ 3 milioni di persone sono andate a votare”. Lo ha dichiarato poco fa il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervistato ai microfoni di Bloomberg Radio, a New York. “L’Europa e la sua governance non funzionano, perche’ l’Europa non e’ uno Stato federale come gli Usa – ha proseguito il governatore -. Ecco perche’ Lombardia e Catalogna vogliono che cambi, quello che e’ accaduto e’ un segnale che hanno dato i popoli”. “I Lombardi pagano troppe tasse – ha spiegato ancora il presidente -: il residuo fiscale lombardo e’ di 54 miliardi l’anno. Chiedo di poterne trattenere almeno la meta’, per abbassare le tasse alle imprese e attrarre investimenti”. “Voglio l’Europa delle Regioni – ha detto ancora -: la Lombardia ha 10 milioni di abitanti e sarebbe la sesta regione d’Europa, ma non conta niente adesso. Voglio che le Regioni piu’ forti economicamente contino di piu'”. “Non abbiamo nulla contro l’Italia: se la Lombardia e’ piu’ forte, l’Italia e’ piu’ forte – ha concluso -. Non voglio che i soldi vadano al Governo italiano, perche’ li usa male: ora stiamo lavorando con il Governo per trovare una soluzione che non sia contro le Regioni del sud, ma nell’interesse dell’Italia”.