Milano – L’offerta di Fiera Milano è sempre più al centro dell’attenzione degli operatori statunitensi. Il Commercial Service dello US Department of Commerce ha infatti concesso a IPACK-IMA – la cui prossima edizione si svolgerà dal 29 maggio al 1 giugno 2018 – la certificazione che autorizza la presenza ufficiale del Paese, riconoscendo alla manifestazione la capacità di offrire con successo agli operatori statunitensi l’opportunità di esplorare nuovi mercati. Salgono così a tre le manifestazioni di portafoglio del gruppo Fiera Milano che possono fregiarsi del prestigioso riconoscimento: IPACK-IMA, che rappresenta il mondo della macchine per processing & packaging food e non food, si aggiunge infatti a TUTTOFOOD, la biennale internazionale dedicata al food & beverage, e a HostMilano, mondiale di riferimento per i settori contract alberghiero, macchine e strumenti e arredi per bar, caffè, gelaterie, pasticcerie, pasta e prodotti da forno. La certificazione, concessa solo a un numero ristretto di manifestazioni internazionali sulla base di severi parametri, è un indiretto riconoscimento dell’impegno di Fiera Milano, organizzatore fieristico leader in Italia e tra i primi in Europa, a farsi driver di sviluppo per le aziende verso uno dei più interessanti mercati di sbocco, offrendo ai propri espositori una “corsia preferenziale” verso le opportunità di un Paese fortemente interessato all’import di tecnologie ad alta innovazione. A fine 2016 il valore dell’export italiano verso gli USA si è attestato sui 45 miliardi di Dollari, con un trend di crescita costante dal 2009, quando ammontava a 26,4 miliardi. Positivo anche l’andamento del 2017, che nei primi otto mesi ha registrato un valore dell’export pari a 32 miliardi di Dollari (Fonte: United Trade Census Bureau). Con IPACK-IMA nel 2018 e la prossima edizione di TUTTOFOOD e HostMilano nel 2019, il legame tra Fiera Milano e il mercato statunitense, i cui operatori sono presenti in tutte le manifestazioni fieristiche, diventa quindi sempre più stretto e duraturo. Una premessa importante anche per l’indotto del territorio: Milano e l’Italia restano un “must” che i buyer USA, dismessi gli abiti da businessmen, avranno sempre maggiori occasioni di frequentare grazie ai rapporti sempre più stretti che potranno crearsi con loro nei prossimi anni. – (imprese-lavoro.com)