G7 Agricoltura: Martina, tutelare di più i nostri produttori

Bergamo – Il G7 dell’agricoltura entra nel vivo e oggi sono iniziati gli incontri ufficiali tra i rappresentanti del “gruppo” dei sette paesi più industrializzati del mondo per discutere di sicurezza alimentare, gestione dei rischi in agricoltura, la spinta della produzione con meno risorse, lo spreco di cibo da limitare. Sono 14 gli incontri bilaterali in programma, alcuni dei quali già iniziati, tra i ministri e i rappresentanti di Italia, Francia, Germania, Giappone, Canada, Regno Unito, Stati Uniti, Unione Europea e Fao. Nell’ambito del G7 agricolo si tiene anche il primo vertice in Europa dell’era Trump, tra il ministro statunitense all’Agricoltura Sonny Perdue e il Commissario europeo Phil Hogan. Perdue ha incontrato anche il direttore generale della Fao, Graziano Da Silva, mentre il Commissario Hogan ha avuto un incontro con il ministro canadese Macaulay. Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha in programma tre incontri bilaterali: con i ministri canadese, francese e tedesco. “Noi dobbiamo lavorare sempre di più per tutelare il reddito di contadini, allevatori, pescatori, e dobbiamo farlo soprattutto guardando al tema del cambiamento climatico e come questo gigantesco fenomeno impatta sui modelli agricoli familiari – ha sottolineato il ministro -. «Dobbiamo trovare nuovi strumenti di tutela di queste esperienze nei rischi, regolare il mercato per avere la possibilità di generare più reddito, in particolare per la piccola e media impresa agricola». «Bisogna riconoscere la pluralità agricola e la distintività – ha continuato -. Il lavoro di contrasto al falso cibo e di valorizzazione dell’ origine della materia prima in rapporto ai consumatori è una delle sfide del nostro tempo”. “Anche in Italia abbiamo bisogno di tutelare di più i nostri produttori, per consentirgli di esportare di più ed evitare la falsificazione del cibo italiano. Questo lo si fa solo sedendosi attorno a un tavolo”.