‘La Rai e Milano, un futuro da costruire subito’, chiesti più investimenti per la città

Milano – Si è tenuto stamattina, a Palazzo Pirelli, il convegno ‘La Rai e Milano, un futuro da costruire subito’, con Enrico Brambilla, capogruppo del Pd, Fabio Pizzul, consigliere regionale, Vinicio Peluffo, membro della Commissione di vigilanza Rai, Francesco Aufieri, segretario generale della Slc-Cgil Milano, e Andrea Corbella della Rsu Rai. Il confronto è stato organizzato dal Gruppo regionale del Pd. “E’ importante – ha detto Brambilla – sostenere e promuovere il pluralismo culturale e territoriale in Lombardia e che a fronte di una mole di produzione generalmente scadente, è proprio la Rai, cioè il soggetto pubblico, che deve mettere insieme queste esigenze. A ciò è strettamente legato il discorso ‘dell’aspetto produttivo. In Commissione Attività produttive del Consiglio regionale ci siamo occupati della drammatica realtà delle tivù locali. Ma ci è capitato di ascoltare anche la categoria dei doppiatori: pare che oggi questo lavoro venga fatto tutto a Roma e quindi la professionalità di coloro che vivono a Milano viene nel tempo persa. Nel 2007 Formigoni aveva tentato la strada dell’autonomia con un metodo diverso, cioè individuando una dozzina di materie sulla cui competenza trattare con lo Stato. Una riguardava proprio questo settore. Tant’è che la proposta era di trattenere una quota del canone Rai proprio per valorizzare la produzione locale. Ecco, questo pezzo di ragionamento si può recuperare. Potremmo farcene carico noi, dopo aver sbugiardato le fake news di Maroni sul referendum”. Peluffo ha reso noto di aver depositato un’interrogazione ai vertici della Rai in cui chiede se l’azienda abbia messo in campo “gli strumenti programmatici necessari al fine di definire nel dettaglio le modalità, le tempistiche e i costi delle operazioni di individuazione e allestimento di un’eventuale nuova sede. Nello schema di concessione decennale tra Stato e Rai per l’esercizio del servizio pubblico radiotelevisivo, rinnovato lo scorso aprile, avevamo inserito come Vigilanza l’impegno per l’azienda a valorizzare le sedi regionali. Ora se nel contratto di servizio, che deve disciplinare nel dettaglio diritti e doveri della società concessionaria su base quinquennale e che arriverà in commissione per il parere a ottobre, la Rai non avrà spiegato in che modo intende perseguire l’obiettivo, suppliremo noi. Il Pd presenterà un emendamento al parere chiedendo la convergenza di tutti gli altri gruppi”. Per Pizzul “la vera sfida vitale per la Rai è quella di mantenere un presidio importante su Milano: dobbiamo riscrivere assieme il suo ruolo, coinvolgendo le istituzioni, l’economia e la cultura. Milano sta vivendo un rinascimento e ha bisogno di qualcuno che lo racconti. Nessuno meglio della Rai lo può fare. E il Centro di produzione è il luogo ideale in cui mettere le basi per questa grande, nuova storia. L’amministrazione comunale ha dato la sua massima disponibilità anche per i progetti di una nuova sede. Sta ora all’azienda muoversi tempestivamente. Dispiace per questo che anche oggi non abbia partecipato all’incontro, seppure invitato, il direttore del Centro di produzione Rai di Milano. Servono investimenti ed è necessario che la Rai stringa nuove relazioni con la città che va ascoltata e vissuta, per essere raccontata. Altri protagonisti del mondo dei media hanno deciso di investire su Milano, ma le loro sedi rischiano di rimanere distanti dalla città: spazi bellissimi dove si svolgono anche importanti eventi internazionali, ma senza alcun collegamento reale con l’esterno. I grandi player della comunicazione rischiano di rimanere degli estranei in una metropoli che è il cuore italiano della comunicazione. La Rai può giocare un ruolo diverso, all’insegna del suo compito di servizio pubblico, collegato al territorio e capace di raccontare i cambiamenti di Milano e della Lombardia”.