Città metropolitane: domani in sciopero 22mila dipendenti

Milano – Una ‘migrazione forzata’ di oltre 16 mila dipendenti da Province e Città metropolitane verso altri enti, una riduzione di spesa pari a 4,3 miliardi dal 2013 a oggi, 38 province ‘ordinarie’ in un pericoloso stato di squilibrio economico, organici ridotti all’osso per il blocco del turn over confermato anche per quest’anno, un riflesso inevitabile sui servizi offerti ai cittadini, spesso cancellanti, e sui restanti lavoratori, in alcuni casi senza stipendio da mesi. In occasione dello sciopero nazionale per i circa 22 mila dipendenti di Province e Città metropolitane, promosso da Cgil, Cisl e Uil di categoria e in calendario per domani con manifestazioni territoriali, la Fp Cgil nazionale ricostruisce lo stato in cui versano questi enti, ricostruendo i passaggi che dalla legge Delrio a oggi hanno portato le Province e le Città metropolitane “sull’orlo di un baratro: tra tagli alle risorse, servizi che arrancano e lavoratori sempre più a rischio”.